Olimpiadi Invernali 2026, scontro nella Lega. Fontana: «L'idea di Zaia su Cortina è fuori tempo»

Sabato 21 Ottobre 2023 di Angela Pederiva
Olimpiadi Invernali 2026, scontro nella Lega. Fontana: «L'idea di Zaia su Cortina è fuori tempo»

Non è più uno scontro solo fra territori: ora la sfida è anche interna alla Lega. Dopo aver suscitato la netta contrarietà di Beppe Sala, sindaco di Milano, ieri la proposta del governatore veneto Luca Zaia di riequilibrare le gare delle Olimpiadi 2026 a favore di Cortina ha scatenato anche la ferma opposizione del presidente lombardo (e collega di partito) Attilio Fontana. La disputa avviene sullo sfondo di un'ipotesi che circola con insistenza nelle ultime ore e cioè quella secondo cui la Conca d'Ampezzo verrebbe "risarcita" con l'intero pacchetto delle Paralimpiadi.


BOTTA E RISPOSTA
La giornata è stata scandita dal botta e disposta a distanza tra i due leghisti.

Al mattino è uscita su Repubblica un'intervista in cui Fontana, alludendo ai 530 milioni già investiti in Lombardia, scartava l'idea di una redistribuzione delle discipline a favore del Veneto, rimasto orfano di bob, skeleton e slittino: «È una richiesta fuori tempo massimo». Zaia però non l'aveva ancora letta, quando a margine di un evento di Cereal Docks a Roncade ha replicato ancora alle dichiarazioni di Sala: «Resto un inguaribile ottimista. Abbiamo un consiglio martedì e quindi vedremo di capire. Ma è impensabile immaginare che una località che dà il nome alle Olimpiadi, Cortina, possa avere solo otto gare: le facciamo in una mattinata». E il suo capogruppo Alberto Villanova ha chiosato: «Cortina non è il prestanome delle Olimpiadi di Milano».


All'ora di pranzo, però, Fontana ha rilanciato il concetto, per il tramite dell'Ansa: «Quello che penso l'ho detto e oggi lo ribadisco: credo che ormai queste proposte non si possono più fare perché ormai è partita la macchina. Noi con le nostre opere siamo in assoluto rispetto dei tempi. Abbiamo dovuto concordare con i territori, ci sono stati progettazioni, bandi di gara. Alcune sono già partite e alcune stanno partendo. Quindi a questo punto sono investimenti che non possiamo più sospendere». Quasi in contemporanea l'azzurro Alberto Cirio, governatore del Piemonte, ha confermato che lunedì sarà trasmesso al Governo lo studio di fattibilità sulla pista da bob di Cesana: «La nostra proposta ha un vantaggio enorme, all'interno degli stanziamenti decisi dal Governo». Il tema delle risorse è stato ripreso da Fontana con una sottolineatura che sembra promettere nuove scintille: «Queste Olimpiadi, ci è stato detto, devono essere le prime Olimpiadi sostenibili per fare una pista da bob. E purtroppo una delle ragioni per cui non si fa a Cortina è proprio quella: il costo è di circa 120 milioni di euro per un'attività che non è così praticata. È un investimento che giustamente il Governo ritiene forse un po' eccessivo».


Incalzato a margine dell'assemblea di Confindustria Vicenza ad Arzignano nel pomeriggio, Zaia ha preferito evitare la lite («Non c'è nessun conflitto») e ha ripetuto la sua valutazione: «Penso che il buon senso porti tutti a dire che una delle due realtà fondanti delle Olimpiadi, che si chiama Cortina, è rimasta con 8 gare che possiamo fare in una mattinata. A me queste non sembrano Olimpiadi. Cercheremo di capire quasi sono le ragioni di tutti: io non vado in assetto di guerra, forse qualcun altro la interpreta come una guerra. Per me è una roba normale, come è accaduto quando si è trattato di inserire lo scialpinismo, che era diventato nuova disciplina olimpica: all'unanimità lo abbiamo attribuito alla Lombardia. Se fosse oggi, magari qualcuno direbbe: datelo a chi non ha niente. Comunque non avanzo nessuna richiesta, vediamo cosa propone il tavolo».


DEM
La contrapposizione interna alla Lega non sfugge però al Partito Democratico. «Zaia e Fontana non giochino al gioco delle tre carte attacca il capogruppo regionale lombardo Pierfrancesco Majorino . Fontana si impegni a non perdere le Paralimpiadi, come si dice in giro che possa accadere». Il segretario veneto Andrea Martella rincara: «Purtroppo il Veneto è stato tradito dal fallimento del Governo e di Zaia, che ha sempre parlato della pista da bob senza rendersi conto della complessità del problema dal punto di vista economico e ambientale. Dopo questo flop, Zaia non ha più la forza per avanzare grandi pretese e purtroppo ha indebolito il Veneto, che rischia di veder sminuita una grande opportunità. Perciò ho presentato la richiesta di audizione al Senato dei ministri delle Infrastrutture e per lo Sport, così da capire cosa è possibile ancora fare, dato che finora non ci sono stati chiarezza e confronto».

Ultimo aggiornamento: 17:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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