Olimpiadi, ritardi e pentimenti. Firmato l'accordo, Giorgetti: «Sono pentito», poi precisa: «Ora correre»

Sabato 3 Febbraio 2024 di Alda Vanzan
Olimpiadi, ritardi e pentimenti. Firmato l'accordo, Giorgetti: «Sono pentito», poi precisa: «Ora correre»

Ma come? A Losanna Giancarlo Giorgetti cantava The Winner Takes It All degli Abba e adesso dice di essere «pentito»? Il 24 giugno 2019 l'allora sottosegretario alla Sport del Governo giallo-verde vestiva la tenuta olimpica griffata Armani e ai cronisti raccontava di «aver fatto le prove» per rispondere alle domande del Cio in vista del verdetto. Era il giorno in cui il Comitato Olimpico Internazionale doveva decidere a chi assegnare i Giochi invernali 2026, se a Stoccolma-Aare o se a Milano-Cortina e l'esponente leghista del Conte I era fiducioso: «Il nostro dossier è talmente migliore che ci attaccheranno su punti che magari non c'entrano nulla».

Poi, ottenuta l'assegnazione, si era lasciato andare: «Per me è sempre stato un sogno, abbiamo scritto una pagina di storia del nostro Paese».

Quattro anni e sette mesi dopo, giusto nel giorno in cui il suo collega Matteo Salvini annuncia che «Simico ha firmato l'accordo con l'impresa Pizzarotti» per realizzare la pista da bob a Cortina d'Ampezzo, Giorgetti lascia tutti senza parole: mancano solo due anni ai Giochi, i lavori della pista Eugenio Monti (e non solo quelli) devono ancora iniziare, promuovere l'evento forse non è stata la scelta migliore. Il ministro lo dice a un incontro alla Camera di Commercio di Sondrio. Testuale:

Le Olimpiadi non arrivano ogni due anni, arrivano nel 2026 e poi non arriveranno più e incomincio a essere pentito di averlo fatto, perché ne sento la responsabilità e sono passati dal 2018 al 2024 diversi anni

E ancora: «Non do la colpa agli altri governi ma il conto dei giorni continua a ridursi e il tempo per fare le opere infrastrutturali si accorcia terribilmente e diventa quasi impossibile da rispettare. Bisogna trovare il modo per non perdere questa occasione storica e suonare l'ultima "sveglia!». Di qui la proposta, semiseria, di mettere «in strada, all'ingresso in Valtellina, un grande tabellone con il conto dei giorni che mancano» all'inizio dei Giochi: «A qualcuno viene l'ansia ma forse ci renderemmo conto del senso di urgenza».


RETROMARCIA
Passano due ore e il ministro ridimensiona lo sfogo. Anche perché stride enormemente con l'altro annuncio della giornata, quello congiunto dei ministri alle Infrastrutture Matteo Salvini e allo Sport Andrea Abodi sui lavori a Cortina d'Ampezzo. Una nota del Mit informa infatti che "la pista di bob, skeleton e slittino per le Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026 sarà nel comune veneto: Simico ha firmato l'accordo con l'impresa Pizzarotti che effettuerà i lavori. La scelta mette un punto fermo e attesta l'estrema determinazione di questo Governo di concludere al meglio e in Italia tutte le opere in vista dei Giochi". Ma se Salvini e Abodi confermano "la grande soddisfazione", come fa il collega Giorgetti a parlare di pentimento?


Di lì a poco, a margine dell'evento a Sondrio, il ministro dell'Economia specifica: «Penso che sia una battuta però è una battuta tesa a stimolare tutti i protagonisti, perché se si guardano le date, il tempo trascorso e quello che manca, c'è sempre meno tempo. Non è come qualsiasi altra opera in cui si dice "vabbè c'è un ritardo, dispiace" e finisce lì. Qui c'è una data e se non siamo pronti per quella data finisce tutto. Quindi è una responsabilità per il Paese. Ho letto che è stato firmato l'appalto per la pista da bob: è una bella notizia. Piano piano le cose si muovono. La data è quella, non si può spostare, bisogna correre di più e recuperare».


Le opposizioni, però, incalzano. Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera: «Giorgetti è già pentito e fa bene». Daniela Sbrollini, senatrice di Italia Viva: «Le parole di Giorgetti certificano che c'è una guerra interna alla Lega, ma anche una totale incapacità da parte del governo di gestire un evento importante e bello come le Olimpiadi».


I CAMBI
E mentre il sindaco di Cortina, Gianluca Lorenzi, esprime soddisfazione per la firma dell'accordo tra Simico e Pizzarotti («È una vittoria, finalmente si è partiti»), si attende che il decreto approvato l'altro giorno a Palazzo Chigi sulla "governance" della Società Infrastrutture venga applicato. Tutti gli attuali cinque componenti del Cda - dall'ad Luigivalerio Sant'Andrea ai rappresentanti delle Regioni - sarebbero in bilico.

Ultimo aggiornamento: 4 Febbraio, 10:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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