Raid con decine di furti in Valbelluna: in campo le pattuglie in borghese contro i ladri

Martedì 28 Novembre 2023 di Olivia Bonetti
Una delle porte sfondate a Trichiana domenica sera: via alle pattuglie contro i ladri

BELLUNO - Telecamere al setaccio, leggitarga e pattuglie in borghese. Carabinieri e polizia mettono in campo tutti i mezzi e gli uomini possibili per fermare la banda o le bande di ladri che nelle ultime settimane hanno preso di mira il Bellunese. Dopo i colpi di Cavarzano a Belluno, domenica sera è stata la volta della zona di Borgo Dante e Pialdier a Trichiana, in comune di Borgo Valbelluna. Il bilancio è di 7 case prese di mira dai malviventi che sono entrati in azione al solito orario, ovvero dopo le 18. L’area colpita è praticamente a poche centinaia di metri dalla caserma dei carabinieri di Trichiana, ma questo non li ha fermati. Il bottino è ancora da quantificare: rubati soldi, oro e qualche altra cosa di poco conto. In qualche caso non hanno trovato nulla, in un caso sono fuggiti con soli 20 euro. Un derubato avrebbe visto due giovani vestiti con maglione e pantaloni colore scuro scappare a piedi, ma anche un veicolo piccola cilindrata di colore scuro aggirarsi sospetto nei paraggi durante gli orari dei furti. Al lavoro i carabinieri di Feltre e della stazione di Mel per i sopralluoghi. Si parla di 5 furti. Altri due sono stati ricostruiti invece dagli agenti delle Volanti della polizia, intervenuti sul posto. 
 

LA TESTIMONIANZA
Intanto sui social fioccano le storie di chi si è ritrovato a dover affrontare lo choc della visita sgradita. Chi inserisce foto dei danni, chi mette in guardia. Una residente di Borgo Dante racconta a Il Gazzettino: «Io e mio figlio eravamo al piano di sopra. Quando mio figlio è sceso ha trovato la porta del terrazzo aperta e ha visto un foro vicino alla maniglia. Praticamente hanno fatto il foro e poi hanno aperto la maniglia dall’esterno». Questa la tecnica utilizzata anche nel raid a Cavarzano, avvenuto domenica 19 novembre. Ma a volte, ed è successo anche a Trichiana, i malviventi usano le maniere forti e spaccano il vetro. «Sono stati ripresi dalle nostre telecamere - prosegue la donna nella sua testimonianza -, nonostante ne abbiano girata una sono comunque stati “visti”. Hanno tolto la lampada che si accende con la presenza e l’hanno messa nell’aiuola, ma non è bastato. Tutte le immagini le abbiamo consegnate ai carabinieri, perché da quanto sappiamo queste persone hanno perlustrato più case a Trichiana e speriamo proprio che li prendano presto».
 

LE INDAGINI
La svolta potrebbe arrivare proprio dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza. Non solo i dispositivi privati, che sono stati acquisiti dagli inquirenti, ma anche quelli pubblici. I carabinieri stanno esaminando tutte le telecamere che rilevano le targhe e quindi i veicoli in transito a Borgo Valbelluna nelle vie di fuga. Sotto la lente la strada verso Passo San Boldo e Praderadego, ma anche Sedico, Quero Vas, Limana. La banda sarebbe composta da almeno 2 persone: quelle viste in fuga, ma ci sarebbe anche un terzo componente, il “palo” che avrebbe sorvegliato la zona mentre gli altri agivano.
 

LA PREVENZIONE
Si stanno programmando anche servizi speciali con militari in borghese, ma su questo da Feltre si mantiene il massimo riserbo. «Il problema è prioritario - si limita a rispondere il comandante della Compagnia di Feltre, maggiore Luca Innelli - e siamo impegnati nello sforzo investigativo e preventivo».
 

IL TREND
Il fenomeno si ripete ogni anno, ma in questo 2023, sembra ancora più marcato.

Si tratta di bande di “trasfertisti” ovvero persone che arrivano da fuori provincia e nel giro di poche ore passano in rassegna diverse case e poi ripartono. Spesso i colpi restano tentati: anche a Cavarzano la scorsa settimana la banda è riuscita a portare via valori solo da cinque edifici, in altri quattro sono fuggiti a mani vuote.

Ultimo aggiornamento: 07:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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