Fuggì dalla casa di riposo e morì: direttore, infermiera, psicologa indagati per omicidio colposo

Giovedì 11 Aprile 2024 di Olivia Bonetti
Fuggì dalla casa di riposo e morì: direttore, infermiera, psicologa indagati per omicidio colposo

FELTRE/ARSIÈ - Tre indagati per la morte di Antonio Salina, l’uomo di 84 anni di Celarda in comune di Feltre fuggito dalla casa di riposo “San Giuseppe” di Arsiè il 25 febbraio 2023 e ritrovato morto annegato dopo 4 giorni.

Nell’inchiesta della procura, coordinata dal pm Claudio Fabris, sono emerse multiple carenze strutturali e di gestione dei pazienti in quella casa di riposo. E non era la prima volta che Salina, affidato ai sanitari della struttura, usciva da solo, senza che qualcuno se ne accorgesse. Era accaduto ancora, ma tutto era andato liscio. 


L’INCHIESTA
Purtroppo quel sabato Salina non fece ritorno: scattarono le ricerche e venne ritrovato solo il 28 febbraio. Era morto dentro la vasca dei liquami di una stalla a Novegno, frazione di Arsiè. Iscritti nel registro degli indagati il direttore della struttura sanitaria, Emanuele Dall’Agnol, la coordinatrice infermieristica e la psicologa della casa di riposo. Secondo l'accusa, non avrebbero vigilato a dovere sull'anziano e si ipotizza per i tre il reato di omicidio colposo.


LA SVOLTA
Le indagini sono arrivate a una svolta con il deposito della consulenza tecnica affidata all’anatomopatologo Antonello Cirnelli, che effettuò l’autopsia, allo psichiatra Antonello Salvo e all’architetto Filippo Tonero. È emerso un quadro che non lasciava dubbi sulle presunte omissioni nella vigilanza da parte degli addetti della struttura. Le uscite di Solina sarebbero state note da tempo, ma nessuno avrebbe fatto qualcosa per evitarle. Fino a quella che si era conclusa in tragedia.


IL PRECEDENTE
E infatti già nei giorni delle ricerche portate avanti da 30 soccorritori che batterono palmo a palmo il territorio a caccia dell’anziano era emerso un precedente specifico di quelle fughe. Antonio era già uscito dalla Casa di Riposo San Giuseppe di via Guido Fusinato, di proprietà della parrocchia di Arsié, dove era ospitato. Lo testimoniarono in molti, anche perché le notizie si erano diffuse subito in paese, da chi lo aveva conosciuto. Era fuggito dall’ospizio anche due mesi prima della tragedia ed era stato ritrovato in località Giaroni, in comune di Fonzaso, un 500 metri dopo l’inizio dell’anello lungolago di Corlo. Un percorso di quasi 4 chilometri che l’anziano avrebbe compiuto senza problemi. È stato detto che Antonio zoppicasse. Però in molti si sono chiesti come abbia potuto nella prima fuga arrivare fino a Giaroni e riuscire poi nuovamente ad uscire sabato 25 febbraio, quando alle 11,30 è sparito dalla casa di riposo.


LE PARTI
Il quadro quindi, secondo quanto ricostruito dalla procura e dai carabinieri di Feltre, no lascerebbe dubbi sulle presunte responsabilità di chi doveva vigilare su di lui. Si attende ora l’avviso di chiusura indagini che potrebbe arrivare nelle prossime settimane ai 3 indagati. Il direttore Dall’Agnol è difeso dall’avvocato Alberto Berardi, del Foro di Padova, mentre la moglie e il figlio di Salina si sono rivolti all’avvocato Liuba D’Agostini di Feltre. L’avvocato Roberta Resenterra rappresenta, invece i nipoti di Salina.


L’ALTRO CASO
Chiusa invece senza strascichi penali un’altra morte che destò dei sospetti avvenuta a poche settimane da quella di Salina sempre nella casa di riposo di Arsiè. Nessuna responsabilità è stata ravvisata nel decesso di Sisto Sommariva, 92enne di Ciess, comune Lamon, ritrovato senza vita nei corridoi del reparto della “San Giuseppe” di Arsiè in cui era ospitato la notte tra il 19 e 20 maggio 2023. La sua è stata una morte naturale, come hanno confermato le indagini svolte dalla procura, che ci volle vedere chiaro. Affidò l’incarico al dottor Antonello Cirnelli di Portogruaro che effettuò l’autopsia e depositò dopo alcuni mesi una dettagliata consulenza. Gli accertamenti hanno confermato che si era trattato di una morte naturale: a cedere era stato il cuore. 
 

Ultimo aggiornamento: 16:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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