Strage Nizza, tre feriti italiani: due sono gravi

Venerdì 15 Luglio 2016
Strage Nizza, tre feriti italiani: due sono gravi
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Sarebbero tre gli italiani feriti nell'attentato di Nizza, dove un uomo alla guida di un tir ha falciato e ucciso 84 persone. A quanto si apprende da fonti della Farnesina, al momento a Nizza si registrano tre connazionali feriti, di cui due gravi. Continuano comunque le verifiche da parte dell'Unità di Crisi e del consolato di Nizza.

Uno dei feriti in gravissime condizioni è Andrea Avagnina, 53 anni, consigliere comunale di S.Michele di Mondovì (Cuneo), uno degli italiani coinvolti nella strage di Nizza che mancavano all'appello.

Non si hanno ancora notizie, invece, della moglie, Marinella Ravotti, 55 anni, dipendente dell'Asl. La coppia era in vacanza dall'inizio della settimana nella 'capitalè della Costa Azzurra, dove è proprietaria di una casa.

Tra le vittime ci sarebbe almeno una vittima italiana. È quanto apprende l'Adnkronos da fonti sanitarie sul posto.

«Non si riescono ancora a rintracciare molti italiani, che quindi risultano al momento dispersi», ha detto all'Ansa il console generale d'Italia a Nizza, Serena Lippi, che però invita «alla calma». «Nella calca di ieri sera sulla Promenade des Anglais - aggiunge - molti hanno perso il cellulare e c'è chi non è riuscito a rientrare a casa e ha trascorso la notte fuori. Lavoriamo a stretto contatto con la Farnesina e da Parigi è in arrivo l'ambasciatore italiano».

Non ci sono ancora notizie di Angelo D'Agostino, 71 anni, e della moglie Gianna Muset, 68 anni, la coppia di Voghera (Pavia) che ieri sera si trovava a Nizza sulla Promenade des Anglais. Contrariamente alla voce che era circolata nel primo pomeriggio, i familiari non si sono recati in Francia. Il figlio Massimiliano e la nuora Roberta Capelli sono rimasti a Voghera (Pavia), in attesa di comunicazioni dalla Prefettura e nella speranza che da un momento all'altro i loro congiunti si facciano vivi. «Sono disperati, ma sperano ancora che la situazione possa risolversi al meglio», ha dichiarato un amico di famiglia. La speranza è che i genitori siano rimasti sconvolti da quanto successo, o magari soltanto feriti. Ma con il passare delle ore cresce il timore di non ritrovarli più vivi. Il figlio Massimiliano ha provato subito a chiamare i genitori ieri sera, dopo aver appreso la notizia dell'attentato; ma il telefonino del padre e quello della madre suonavano a vuoto e hanno continuato a suonare a vuoto anche questa mattina. Roberta Capelli, la nuora, ha pubblicato le loro foto su Twitter sull'hastag #RecherchesNice, e anche su Facebook. Angelo D'Agostino e la moglie Gianna Muset erano partiti per Nizza per festeggiare la pensione dell'uomo, ex dipendente della Ledeen. La coppia era a Nizza da pochi giorni. Ieri sera si era recata sulla Promenade des Anglais per assistere ai fuochi d'artificio organizzati per la Festa nazionale francese del 14 luglio. 


Su Twitter si fa riferimento a diverse persone che mancherebbero all'appello, fra cui Gianna Muset e Angelo D'Agostino, che ieri si sarebbero trovate sul lungomare e che non sarebbero reperibili al telefono. La persona che ha diffuso il messaggio, la nuora della coppia, ha precisato all'Ansa di non essere più riuscita a contattarli dopo le 21.55 di ieri. «Siamo disperati», dice.

Un altro degli italiani dispersi si chiama Vittorio Di Pietro.

Lieto fine invece per una coppia cuneese data per dispersa. Dopo una notte e una mattinata d'ansia, è arrivata la conferma che Elena Gallamini, una giovane cuneese in vacanza in Costa Azzurra, sta bene e non è stata coinvolta nell'attentato di Nizza. La giovane - come ha confermato poco fa la madre all'Ansa - non dava notizie di sé da circa tre giorni, il telefono era spento, e per rintracciarla, nel timore che potesse essere a Nizza, la sorella Cristina aveva lanciato un messaggio attraverso i social media e l'hashtag #research. Poco fa Elena ha contattato la sorella tramite Whatsapp e l'ha rassicurata sul fatto che lei e l'amico con cui è in vacanza, Marco Billi, stanno bene. I due si trovano ad Avignone, e, contrariamente al previsto, avevano scelto di non viaggiare lungo la costa ma di spostarsi verso l'interno per poi far rientro in Italia. Nelle prime fasi della ricerca la famiglia aveva contattato anche la Farnesina. L'allarme si era diffuso tra gli amici anche a Venezia, dove Elena Gallamini ha studiato, all'Università di Cà Foscari.

«Non possiamo escludere la presenza di italiani, data l'entità e la gravità del fenomeno», ha riferito il capo dell'Unità di Crisi della Farnesina Claudio Taffuri rispondendo ad una domanda in merito a possibili vittime italiane dell'attentato di Nizza. Taffuri ha ricordato che a Nizza riedono oltre 30mila italiani, oltre a quelli che si trovano là in vacanza.

Ultimo aggiornamento: 20:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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