"Io capitano", standing ovation al cinema teatro Manzoni per Matteo Garrone

Il regista, ospite in sala la, ha risposto alle domande del pubblico

Martedì 24 Ottobre 2023 di Alberto Simone
"Io capitano", standing ovation al cinema teatro Manzoni per Matteo Garrone

La presenza di Matteo Garrone al Teatro Manzoni di Cassino oggi è apparsa come un dono per la città. A raccogliere gli applausi emozionati e commossi di una platea quasi in trance per l’intensità della proiezione di "Io Capitano", il presidente della cooperativa sociale Ethica Salvatore D’Angiò, l’editore di Radio Cassino Enzo Pagano, il direttore artistico di Radio Cassino e del Teatro Manzoni, Marco Pagano. 
  
Alcune scene del fim sono state girate in Marocco, come ha spiegato Garrone, anzichè in Libia, per non correre inutili rischi e perché l’importante era il filo conduttore, avvolto e riavvolto fidandosi ciecamente dei protagonisti e di quella lingua che non conosceva, che solo attraverso l’interprete poteva essere ‘mediata’. 


  
 “Una cultura differente, due anni per documentarsi e per preparare tutto, poi oltre 3 mesi di riprese. Faticosissimo il montaggio”. A chi gli ha chiesto come si è sentito, ha risposto che in effetti ha avuto solo un ruolo da “tramite”, perché la storia e il viaggio erano di chi li ha vissuti. E alla platea questa narrazione è arrivata in tutta la sua autenticità, testimoniata dall’intervento in sala, a fine proiezione, del giovane africano Alfa Diallo della cooperativa Ethica.  “A chi mi chiede come ho vissuto il viaggio, dico di andare a vedere “Io Capitano” perché è la nostra storia”. Poi, la domanda-suggerimento su un eventuale sequel sul tema dell’integrazione in Europa ed in particolare in Italia. 
  
Il regiosta dal palco ha spiegato quanto sia importante vivere l’esperienza di questo viaggio dei protagonisti, che lui ama definire un’odissea. “Il viaggio di due eroi contemporanei da far vedere agli spettatori secondo un’angolazione diversa da quanto siamo abituati a vedere nei tg”.

Ma Garrone, una soluzione al problema dei viaggi, della violenza, delle torture e delle aberrazioni che comporta, ce l’ha? “Lo sblocco dei visti, la libertà”. 

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