Adriano De Grandis
OGGETTI DI SCHERMO di
Adriano De Grandis

Estranei, film straziante e bellissimo
Andrew Haigh e i fantasmi di una vita

Venerdì 1 Marzo 2024

Ci sono pochi registi che sanno portare lo spettatore sul crinale della lacrima, senza diventare patetici, retorici, annoianti: Andrew Haigh è senz’altro uno di questi. Raccontare il turbamento di un’identità sessuale che fin dall’infanzia ti fa sentire di essere sbagliato per il mondo, il dolore per la perdita precoce dei genitori in un incidente stradale e che rende ancora più infelice quell’età acerba, la solitudine di un’esistenza che si porta dietro elaborazioni del lutto, complessi di colpa, incomprensioni con le persone più care: “Estranei” è tutto questo, è il rumore lontano di una vita sommersa, dove restano solo i sogni e i fantasmi a riempirla e darle una possibilità di sussistere. 

In un grande condominio, si direbbe quasi totalmente disabitato, Harry suona alla porta di Adam, uno sceneggiatore per la televisione, tormentato dalla scomparsa dei genitori quand’era ancora bambino, incapaci all’epoca di accettare la sua omosessualità. Adam conduce una vita appartata, silenziosa, rarefatta. Il fatto che lo sconosciuto coinquilino, che sembra essere anche l’unico, irrompa nella vita di Adam provoca una sorta di ripensamento, rilettura di ciò che è stato in tutta la sua vita. Sospinto dai ricordi fotografici, Adam torna alla casa dell’infanzia, rivivendo così il trauma di allora e cercando di trovare finalmente tutto quello che gli è mancato, coming out compreso. 

È un film di fantasmi “Estranei”: le chiavi sono disseminate ovunque, nei dialoghi, nelle sovrapposizioni visive (si pensi alla scena del letto insieme alla mamma, o all’immagine rifessa sul vetro della finestra della vecchia casa, nel finale), sbriciolando continuamente il confine tra reale e immaginario, tra passato e presente, con un treno che funge da macchina del tempo, in quell’andirivieni tra la città e la campagna, dove Adam visse i primi anni. È un film sul distacco, come inconsolabile frattura tra gli individui, gli affetti, gli amori, come accadde già in “Weekend”, “45 anni” e “Charley Thompson”, in una carriera che fa di Andrew Haigh il cantore profondo di esistenze desolate e affrante, condizionate dal ricordo e dal dolore, a cavallo del tempo, come finora avevamo visto capace di coniugarle con profondità forse solo Terence Davies, del quale Haigh riprende anche l’utilizzo nostalgico della musica (qui i Frankie goes to Hollywwod e i Pet shop boys). Voci lontane, sempre presenti.

Come in un viaggio della mente, i pensieri di Adam si fanno immagine, tra l’intenso ondeggiare di sentimenti e relazioni, portando il film in una dimensione sospesa del reale, dove ogni presenza perde la fisicità del presente, il tempo si dissolve e il protagonista è inconsolabile nella sua solitudine. Film struggente e bellissimo, da non perdere assolutamente, con Andrew Scott e Paul Mescal magnifici attori, ma non di meno lo sono i genitori Jamie Bell e Claire Fory. Se siamo davvero fatti della stessa sostanza dei sogni, come il finale prima dei titoli di coda farebbe pensare, “Estranei” declina il potere dell’amore nella sua chiave più straziante. “Always on my mind”, sempre nella mia mente. E sono lacrime e lacrime. Sappiatelo. Voto: 8,5.

TRA I VICOLI DI NAPOLI - Caracas vive a Napoli. Milita nell’estrema destra, ma sente di doversi convertire all’Islam. Ama Yasmina, ma è un rapporto travagliato. Giordano è uno scrittore che torna a Napoli, ma la città lo sconvolge, ma vorrebbe raccontare la storia d’amore tra i due giovani. Tratto, come il recente “Nostalgia”, da un romanzo di Ermanno Rea (“Napoli Ferrovia”), il film si addentra nei vicoli tra rabbia, dolore e morte. Ma Marco D’Amore, qui alla regia di finzione dopo “L’immortale”, non è Mario Martone: lo stile è spesso grezzo, l’azione muscolare, la narrazione confusa. Liberarsi di “Gomorra” non è affatto semplice. Toni Servillo duetta con D’Amore come tra padre e figlio, ma la sensazione è che il manierismo prenda la mano e che tutto resti lontano dalla vera emozione. Voto: 5.

Ultimo aggiornamento: 18:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA