Estinzione, svolta "storica": ​prima gravidanza da embrione in vitro in un rinoceronte bianco. Così salveremo gli animali

Nel team anche l'italiano Cesare Galli. "Un risultato storico"

Mercoledì 24 Gennaio 2024
Rinoceronte bianco, ottenuta prima gravidanza da un embrione in provetta

Per la prima volta al mondo un embrione di rinoceronte in provetta è stato impiantato con successo in utero, dando il via a una gravidanza: l'esperimento è stato condotto in Kenya, dal consorzio internazionale BioRescue, con un embrione fecondato in Italia. nei laboratori di Avantea a Cremona. La sua riuscita apre alla possibilità di impiantare embrioni di rinoceronte bianco settentrionale per salvare la specie dall'estinzione, prima che scompaiano anche le ultime due femmine rimaste.

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La nuova tecnica

«La tecnica di trasferimento degli embrioni è ben consolidata per gli esseri umani e per gli animali domestici come cavalli o mucche, ma per i rinoceronti si tratta di un territorio completamente inesplorato», osservaThomas Hildebrandt, responsabile del progetto BioRescue presso l'Istituto Leibniz per la ricerca su zoo e fauna selvatica (Leibniz-Izw) di Berlino. «Ogni cosa, dall'approccio ai protocolli procedurali alle attrezzature necessarie, ha dovuto essere inventata, sviluppata, provata e testata per essere usata in modo sicuro».

 

Come funziona l'esperimento

L'esperimento è partito lo scorso 24 settembre, quando gli scienziati e i veterinari di BioRescue hanno selezionato come madre surrogata una femmina di rinoceronte bianco meridionale di nome Curra, accudita presso la riserva Ol Pejeta Conservancy, in Kenya.

Nel suo utero sono stati trasferiti due embrioni di rinoceronte bianco del sud che erano stati prodotti mediante iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi (Icsi) e fatti sviluppare fino allo stadio di blastocisti presso i laboratori di Avantea a Cremona. Come da prassi consolidata in tutte le procedure BioRescue, il trasferimento degli embrioni è stato accompagnato da una valutazione etica condotta dall'Università di Padova, in modo da considerare tutti i possibili scenari durante la procedura e i rischi connessi per gli animali e i partecipanti.

 

Le analisi

Da settembre a novembre Curra è stata monitorata quotidianamente, fino a intercettare i primi segnali di una gravidanza. Per il 28 novembre era stato programmato un accertamento, ma purtroppo la femmina è deceduta pochi giorni prima insieme a un altro esemplare di rinoceronte a causa di un'infezione batterica insorta dopo l'allagamento del recinto causato dalle forti piogge. Le analisi sui corpi degli animali hanno confermato che Curra era incinta di un feto maschio di 70 giorni, lungo 6,4 centimetri. A gennaio le analisi del Dna del feto hanno dimostrato che la gravidanza era il risultato del trasferimento di uno dei due embrioni in provetta. 

La speranza

«Tutte le imprese hanno delle battute d'arresto e anche noi ne abbiamo avute, ma oggi siamo qui per annunciare che abbiamo fatto qualcosa che non era mai stato fatto prima», commenta Cesare Galli, co-fondatore e direttore di Avantea, noto per aver clonato il primo toro Galileo e la prima cavalla Prometea. «Il test del Dna dimostra che l'embrione da noi trasferito nell'utero di Curra si era sviluppato in un feto maschio sano. Ciò significa che il processo di maturazione in vitro di ovociti, l'Icsi, la coltura di embrioni e la crioconservazione eseguiti da Avantea permettono di produrre embrioni che maturano con successo in femmine surrogate. Queste informazioni non solo testimoniano la fattibilità del processo, ma riducono il tempo necessario per verificarne il successo. Pensiamo infatti che potremo procedere al trasferimento di embrioni di rinoceronte bianco settentrionale un anno prima del previsto».

Ultimo aggiornamento: 5 Febbraio, 10:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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