Il pesce "Naso", l'alieno che arriva dalla Serbia e minaccia le specie locali

In pericolo la locale Lasca che deve ancora essere studiata a fondo e bisogna tutelarla

Domenica 1 Ottobre 2023 di Loris Del Frate
Il pesce "Naso", l'alieno che arriva dalla Serbia e minaccia le specie locali

È originario della Serbia e non si capisce bene come sia arrivato nei corsi d'acqua del Friuli Venezia Giulia, in particolare nel comune di Prepotto e nello specifico nel rio Chiarò di Cialla.

Sicuramente il "Naso", (nome scientifico Chondrostoma nasus che sembra tra l'altro una brutta malattia) si troverà anche in altri fiumi del Friuli, ma i pesci di quella razza che si trovano a Prepotto, in quel rio non ci possono stare. E così dovranno essere tutti eradicati.


LA MOTIVAZIONE
Una bella sfortuna per il "Naso" che vive sul rio Chiarò, perchè si è imbattuto in un altro pesce dal nome strano, ma questa volta originario del luogo, la Lasca (Protochondrostoma genei, non che questo nome scientifico sia migliore dell'altro) che per sua fortuna è protetto dalla direttiva Habitat della convenzione di Berna che lo sta studiando perchè questa benedetta Lasca ha uno stato di conservazione nella maggior parte dei casi indeterminabile perchè mancano dati relativi alla sua biologia. Quindi va studiato. E così, come spesso capita in natura, la Lasca vive, il Naso deve morire. Già, perchè il pesce di origine serba, da adulto è decisamente più grande e può raggiungere fino a otto etti e mezzo, mentre la Lasca non supera i tre. Il problema, però, è che il Naso distrugge le uova della Lasca e quindi mette in pericolo la specie che tra le altre cose non brilla per numero di esemplari. Non che sia vicina all'estinzione, ma va tutelata, oltre che studiata.


COME FARE
A questo punto i biologi dell'Università di Trieste che stanno lavorando sui dati della biologia della Lasca, tra le altre cose hanno pure il compito di eliminare (eradicare si dice in gergo, ma il seno è lo stesso) tutti in pesci Naso del rio che si trova nel Comune di Prepotto. Non è certo un compito facile ed è impensabile pure pensare di andare a pescarli perchè il tempo stringe. In pratica per studiare la Lasca è stato concesso un altro anno. Ecco dunque che si pone urgentemente la necessità di far fuori il povero Nasco che si credeva al sicuro? Come? Per ora non sa, ma la Regione ha concesso un finanziamento di 25 mila euro all'Università di Trieste in modo che studi come eradicare il Naso. Non è da escludere che possa anche essere introdotto nel rio un altro pesce, alieno come il Naso e che gli dia la caccia, lasciando in pace la Lasca che deve essere studiata. Del resto già una volta, proprio a Casarsa, per combattere le zanzare che stavano infestando la cittadina, l'allora assessore dopo uno studio adottò il sistema naturale di estendere il numero dei pipistrelli con tanto di casette sugli alberi. Il primo anno andò tutto bene, già il secondo il numero dei pipistrelli era diventato quasi ingestibile, il terso ci fu la necessità di trovare nuove soluzioni per cacciare gli animali notturni.


LE RAZZE ALIENE
Resta il fatto che in regione, esattamente come oramai capita anche altrove, sono sempre di più le presenze di razze aliene che mettono a forte rischio quelle locali. basti pensare, ultimo caso avvenuto, al granchio azzurro, ma prima c'era il gambero americano che faceva fuori tutti quelli nostri. Per non parlare del mare, sempre più caldo.

Ultimo aggiornamento: 13:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci