Biodiversità, Wwf: «Il 94% delle aree Ue è contaminato da più di un pesticida»

Venerdì 24 Settembre 2021
Biodiversità, Wwf: «Il 94% delle aree Ue è contaminato da più di un pesticida»

Le minacce alla biodiversità sul nostro pianeta crescono a un ritmo allarmante negli ultimi anni.

Tra i fattori che destano preoccupazione ci sono i pesticidi che secondo il Wwf contaminano (con più di una tipologia contemporaneamente) il 94% delle aree agricole in Europa. L'agricoltura intensiva industriale è una delle principali cause di perdita della biodiversità in Europa e nel nostro Paese e a pagarne le conseguenze non sono oltre che l'uomo stesso, soltanto mammiferi, uccelli e insetti (si pensi al ruolo fondamentale degli impollinatori), ma anche specie meno note come numerosi rettili e anfibi, quest'ultimo uno dei gruppi faunistici maggiormente in al mondo pericolo.

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Questo è quello che sostiene il report 'Le misure non sono tutto: l'importanza della piccola fauna per un'agricoltura sostenibilè che il Wwf lancia oggi, sollevando l'attenzione sull'importanza di adottare un'agricoltura biologica e invitando i cittadini residenti in Trentino a votare SÌ al referendum di domenica 26 settembre per il biodistretto. A quanto sostiene il Wwf, sulla base anche del rapporto sullo 'Stato della Naturà dell'Unione europea, l'uso intensivo e prolungato di pesticidi nelle aree agricole, è uno dei principali fattori di minaccia alla base del declino della biodiversità. A livello globale, il 64% dei terreni agricoli è a rischio di inquinamento da più di un pesticida e il 21% da più di dieci. In Europa il 62% delle aree agricole è ad alto rischio di inquinamento da un pesticida e il 94% da più di una sostanza. Oltre all'elevata tossicità, molti composti sono altamente persistenti nelle matrici ambientali (acqua, suolo e aria) e altamente bioaccumulabili nei tessuti grassi di molti animali.

L'Italia, grazie alla sua peculiare posizione geografica, è il Paese europeo con la massima diversità di rettili e anfibi, con circa 44 specie di anfibi (di cui 14 endemiche) e 56 di rettili (di cui 5 endemiche). Ma oggi il 36% delle specie di anfibi e il 19% di rettili sono fortemente minacciate. «Aumentare le conoscenze dell'effetto dei pesticidi su anfibi e rettili è fondamentale per ottenere una stima realistica della portata del loro impatto e per conciliare le pratiche agricole con gli sforzi di conservazione per questi animali. Ad oggi alcuni pesticidi ampiamente usati in agricoltura possono causare negli anfibi tassi di mortalità del 100% dopo un'ora dall'esposizione» afferma Isabella Pratesi, direttore del programma di Conservazione del Wwf Italia. «La speranza che in futuro le specie altamente minacciate si allontanino dal rischio estinzione si basa anche su azioni immediate e urgenti, cruciali per la salute dell'ambiente e degli animali, uomo incluso, quali la riduzione del 50% dell'uso di pesticidi di sintesi fino alla completa eliminazione dei principi attivi più pericolosi in Europa entro il 2030, come previsto dalle Strategie europee Farm to Fork e Biodiversità 2030».

«Per questo il Wwf Italia con forza il SÌ al Referendum in Trentino per il distretto biologico. Per noi l'agricoltura deve orientarsi sempre più all'agroecologia, la scienza che applica i principi ecologici alla gestione dei sistemi agricoli. Solo così possiamo favorire tutti i processi naturali di rigenerazione e resilienza, e tutelare la salute umana e quella del Pianeta» conclude Pratesi. 

Ultimo aggiornamento: 25 Settembre, 11:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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