Detto. Fatto. Massimo Bergamin allarga le maglie della zona a traffico limitato in corso del Popolo che già questa mattina sarà aperto fino alle 14. Una scelta che però non è stata condivisa da tutta la sua giunta. Andrea Donzelli, assessore alla Cultura, si è astenuto dalla votazione della delibera che dispone il nuovo orario di chiusura dell'arteria, mentre Gianni Saccardin, assessore ai Lavori Pubblici, è andato via prima del voto. Secondo il documento licenziato dalla giunta il Corso resterà chiuso con attivazione della Zona a traffico limitato, dal lunedì al venerdì dalle 21 alle 5 del giorno successivo e dalle 14 del sabato fino alle 5 del lunedì successivo.
Non è passata inosservata, però, l'assenza di Saccardin, che sulla questione è telegrafico: «Sono stato presente fino a poco prima e poi dovevo andare via» precisa lapidario.
Molto più dettagliata è invece la spiegazione di Donzelli, per cui anche Bergamin aveva speso qualche parola: «Donzelli è esponente della società civile. Ci sta che, visti i valori di cui è portatore, abbia idee diverse. È stato chiamato in giunta anche per questo».
Il responsabile di Cultura e Sport non ha problemi a illustrare la sua posizione: «Se il sindaco mi ha nominato assessore pur non essendo politico lo ha fatto sulla base delle mie idee e dei miei progetti. Io sono convinto che l'amministrazione, sulla questione Corso del Popolo debba seguire un percorso preciso che vede quest'arteria come una vetrina nevralgica che si appoggia sulla cultura espositiva. La mia è solo un idea, non un vero progetto, perché bisogna fare ulteriori considerazioni per arrivare a questo obiettivo». Ma non è per questo che Donzelli si è astenuto: «Ho chiesto di approfondire l'argomento. Ritengo che si debbano avere degli strumenti scientifici che consentano di capire se l'apertura della strada sia positiva o no. Mi è stato detto che questo cambiamento lo si fa per il commercio cittadino, ma come misuriamo la validità di questo provvedimento? La giunta mi ha promesso che già alla prossima riunione di martedì si cercherà di trovare uno strumento che possa fare al caso nostro». (((lucchinm)))
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Non è passata inosservata, però, l'assenza di Saccardin, che sulla questione è telegrafico: «Sono stato presente fino a poco prima e poi dovevo andare via» precisa lapidario.
Molto più dettagliata è invece la spiegazione di Donzelli, per cui anche Bergamin aveva speso qualche parola: «Donzelli è esponente della società civile. Ci sta che, visti i valori di cui è portatore, abbia idee diverse. È stato chiamato in giunta anche per questo».
Il responsabile di Cultura e Sport non ha problemi a illustrare la sua posizione: «Se il sindaco mi ha nominato assessore pur non essendo politico lo ha fatto sulla base delle mie idee e dei miei progetti. Io sono convinto che l'amministrazione, sulla questione Corso del Popolo debba seguire un percorso preciso che vede quest'arteria come una vetrina nevralgica che si appoggia sulla cultura espositiva. La mia è solo un idea, non un vero progetto, perché bisogna fare ulteriori considerazioni per arrivare a questo obiettivo». Ma non è per questo che Donzelli si è astenuto: «Ho chiesto di approfondire l'argomento. Ritengo che si debbano avere degli strumenti scientifici che consentano di capire se l'apertura della strada sia positiva o no. Mi è stato detto che questo cambiamento lo si fa per il commercio cittadino, ma come misuriamo la validità di questo provvedimento? La giunta mi ha promesso che già alla prossima riunione di martedì si cercherà di trovare uno strumento che possa fare al caso nostro».
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