(M.A.) Attimi di tensione, ieri mattina, in via Santa Maria in Conio al Portello. Davanti a un'abitazione sono arrivate due pattuglie della polizia e un'autobotte dei vigili del fuoco. Si temeva per la vita di uno studente. Invece, il ragazzo stava dormendo e a "svegliarlo" ci hanno pensato gli agenti della sezione "Volanti". I genitori del ragazzo, ieri mattina, hanno provato ripetutamente a chiamarlo al telefono cellulare. Ma niente, il loro figlio non rispondeva. Non essendo di Padova, papà e mamma hanno iniziato a preoccuparsi. Insistendo, attanagliati dalla paura, hanno continuato a chiamarlo al cellulare, ma niente. Disperati, dopo due ore di pura angoscia, hanno deciso di avvertire il 113. Una pattuglia della polizia, già in zona, è intervenuta in via Santa Maria in Conio. I poliziotti hanno suonato al campanello e hanno bussato alla porta dell'appartamento dello studente, ma anche loro non avuto alcuna risposta. A questo punto hanno chiamato rinforzi e i vigili del fuoco. Al Portello è arrivata un'altra auto della polizia e un mezzo dei pompieri. Gli agenti hanno fatto l'ultimo tentativo, quindi hanno ancora suonato al campanello e bussato alla porta, e finalmente lo studente ha aperto. Assonnato, dopo aver trascorso in centro con gli amici il mercoledì sera universitario bevendo qualche bicchiere di troppo, non è riuscito a svegliarsi per andare a lezione.
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