Speedy pizza, un mistero il posto di lavoro

Venerdì 4 Settembre 2015
Non è ancora del tutto chiara la dinamica dell'incidente che mercoledì sera è costato la vita a un diciannovenne, Mohamed Sailane. Ma il mistero riguarda soprattutto il lavoro che svolgeva il giovane, nato in Marocco e fino a qualche anno fa residente con la famiglia a Taglio di Po, in provincia di Rovigo e poi a Berra, nel Ferrarese. Lo scooter che si è distrutto nello scontro con un altro mezzo simile trasportava l'inconfondibile contenitore per il trasporto delle pizze e di altre vivande. Sembra dunque che il giovane, quando è avvenuto lo scontro stesse lavorando, cioè consegnando pizze a domicilio nel quartiere tra Città Giardino e il Torresino. Gli inquirenti hanno svolto verifiche sul nome riportato sulla maglietta del ragazzo, ma non ci sono ancora conferme sul locale per il quale Sailane lavorava. Al momento la polizia locale, che è prontamente intervenuta sul luogo dell'incidente, sta svolgendo ulteriori indagini per fare completa luce sulla vicenda.
Lo scontro tra i due scooter è avvenuto all'incrocio tra via Marconi, da dove proveniva Sailane, e via Paoli, che da Prato della Valle porta verso il quartiere delle Sacra Famiglia. A bordo dell'altro scooter un altro giovane, R.D., anche lui di diciannove anni. Il ragazzo ha riportato gravi ferite a causa dello scontro ed è tuttora ricoverato in ospedale, dove era stato trasportato d'urgenza. L'altra notte R.D. ha subito una prima operazione per asportare la milza e l'appendicite, a causa di una emorragia interna. Dopo due ore di intervento, riuscito, il ragazzo si è svegliato per qualche minuto e ai medici è apparso lucido. Nel pomeriggio di ieri il diciannovenne è stato portato nuovamente in sala operatoria per intervenire su alcune fratture.
«Sembra che sia andato tutto bene, siamo in attesa, ma i medici hanno detto che la situazione è sotto controllo», raccontano i famigliari ovviamente molto scossi per l'accaduto. «Nostro figlio stava andando verso Tencarola, come altre volte, aveva preso la solita strada - spiegano i genitori - Era ancora presto, è uscito di casa poco prima delle 21. Non sappiamo cosa sia successo esattamente, speriamo che la polizia locale riesca a fare completa luce su come sono andate le cose». Via Marconi, da cui proveniva lo scooter che si è scontrato con R.D., termina con uno stop, ma non è per stabilire responsabilità che la famiglia spera di capire meglio la dinamica dell'incidente. «Non ci interessa dare colpe. Ci dispiace moltissimo per l'altro ragazzo, è una vita spezzata, persa per sempre». La famiglia di R.D. è di origine romena, ma ormai si trova in Italia da molti anni. Il ragazzo aveva terminato gli studi superiori da poco e proprio oggi avrebbe dovuto inseguire il suo sogno, provando il test di ingresso alla scuola di fisioterapia. Da sportivo, abituato ad andare in palestra per mantenere il suo fisico muscoloso distribuito su oltre 190 centimetri d'altezza, aveva in programma di provare anche il test per Scienze Motorie, mentre quest'anno la sua attività di calciatore si sarebbe comunque dovuta fermare per un'operazione programmata al ginocchio.

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