Ha avuto la brillante idea di effettuare un prelievo al bancomat in orario serale, in una delle tante "terre di nessuno" a due passi dalla stazione ferroviaria. Un quarantaduenne di Camposampiero se l'è vista davvero brutta. Ha dovuto ingaggiare una colluttazione con l'improvvisato rapinatore per recuperare almeno in parte i soldi appena prelevati, rimediando alcune lievi escoriazioni.
È accaduto l'altra sera, attorno alle 21.40. D.F. - queste le iniziali del 42enne - ha fatto tappa al bancomat della Banca Nazionale del Lavoro, in piazza Salvemini. Ha infilato la tessera nell'apposito foro e digitato il codice senza accorgersi della presenza di uno sconosciuto alle sue spalle. Un uomo di bassa statura, dall'aspetto trasandato e dell'apparente età di quarant'anni, gli si è parato davanti impugnando un temperino. Poche parole con tono deciso: «Dammi i soldi che hai appena prelevato». D.F. non aveva però ancora completato il prelievo. Impaurito, ha provato ad allontanarsi. Ha dovuto però fare rapidamente marcia indietro perchè in quel momento sono uscite le banconote dal forziere. Il rapinatore se n'è accorto e con un balzo felino ha afferrato il denaro cercando di darsela a gambe. D.F. l'ha bloccato per le braccia nel tentativo di impedirgli la fuga. Ne è nata una colluttazione. Il 42enne è riuscito a strappare le banconote dalle mani dello sbandato. L'operazione non gli è però riuscita completamente. Si è impossessato di quattrocento euro. Poi ha dovuto arrendersi. Perchè nel frattempo il malvivente si era allontanato di corsa tenendo stretto tra le mani il magro bottino. È infatti riuscito a non farsi strappare dal legittimo possessore una banconota da cento euro. D.F. ha rinunciato ad inseguirlo. Si è immediatamente messo in contatto con la centrale operativa della questura. Ha quindi atteso in piazza Salvemini l'arrivo degli agenti della volante. I poliziotti hanno raccolto la sua testimonianza. Con la descrizione dell'aggressore, con tutta probabilità un tossicodipendente italiano che bazzica abitualmente nelle piazze della zona, hanno avviato le ricerche nei dintorni. Finora il rapinatore non è stato però individuato. Gli agenti stanno raccogliendo le immagini girate dalle numerose telecamere della zona nel tentativo di raccogliere indizi utili alle indagini.
È accaduto l'altra sera, attorno alle 21.40. D.F. - queste le iniziali del 42enne - ha fatto tappa al bancomat della Banca Nazionale del Lavoro, in piazza Salvemini. Ha infilato la tessera nell'apposito foro e digitato il codice senza accorgersi della presenza di uno sconosciuto alle sue spalle. Un uomo di bassa statura, dall'aspetto trasandato e dell'apparente età di quarant'anni, gli si è parato davanti impugnando un temperino. Poche parole con tono deciso: «Dammi i soldi che hai appena prelevato». D.F. non aveva però ancora completato il prelievo. Impaurito, ha provato ad allontanarsi. Ha dovuto però fare rapidamente marcia indietro perchè in quel momento sono uscite le banconote dal forziere. Il rapinatore se n'è accorto e con un balzo felino ha afferrato il denaro cercando di darsela a gambe. D.F. l'ha bloccato per le braccia nel tentativo di impedirgli la fuga. Ne è nata una colluttazione. Il 42enne è riuscito a strappare le banconote dalle mani dello sbandato. L'operazione non gli è però riuscita completamente. Si è impossessato di quattrocento euro. Poi ha dovuto arrendersi. Perchè nel frattempo il malvivente si era allontanato di corsa tenendo stretto tra le mani il magro bottino. È infatti riuscito a non farsi strappare dal legittimo possessore una banconota da cento euro. D.F. ha rinunciato ad inseguirlo. Si è immediatamente messo in contatto con la centrale operativa della questura. Ha quindi atteso in piazza Salvemini l'arrivo degli agenti della volante. I poliziotti hanno raccolto la sua testimonianza. Con la descrizione dell'aggressore, con tutta probabilità un tossicodipendente italiano che bazzica abitualmente nelle piazze della zona, hanno avviato le ricerche nei dintorni. Finora il rapinatore non è stato però individuato. Gli agenti stanno raccogliendo le immagini girate dalle numerose telecamere della zona nel tentativo di raccogliere indizi utili alle indagini.
