Imu, lo Stato svuota le casse del Comune: rimborso dimezzato

Sabato 20 Settembre 2014
Si riduce a meno della metà il trasferimento di fondi dallo Stato al Comune di Padova. Dei 3 milioni di euro previsti, infatti, saranno trattenuti oltre 1,6 milioni, denaro che sarà utilizzato per finanziare il bonus da 80 euro istituito dal Governo Renzi a favore di quei lavoratori che hanno un reddito compreso tra gli 8mila ed i 25mila euro. Una misura che l'assessore al Bilancio Stefano Grigoletto critica aspramente. «Palazzo Moroni versa al fondo di solidarietà, in quanto Comune virtuoso, 30 milioni di euro che lo Stato preleva direttamente dal gettito Imu che ammonta a poco più di 100 milioni. Soldi che vengono prelevati dallo Stato direttamente col versamento Imu e che nemmeno transitano dal Comune - ha spiegato l'assessore -. Sui 30 milioni trattenuti il Governo ne ritornava a Padova tre ma, con questo nuovo provvedimento del Governo Renzi, tramite il decreto Alfano e pubblicato mercoledì scorso sulla Gazzetta Ufficiale, al Comune arriveranno meno della metà dei 3 milioni di euro previsti».
L'amministrazione Bitonci ha già attuato la riduzione della spesa per la prima volta dal 2004, come ha osservato l'assessore, ma in questo caso si scarica il peso del bonus di 80 euro sui Comuni. «A livello governativo continuiamo ad assistere solo ad annunci e a propaganda, non certo a tagli e risparmi. Questa mancanza di trasferimento va solo ad alimentare il fondo per dare 80 euro in più a chi uno stipendio ce l'ha già - ha sottolineato Grigoletto -. Si tratta di una compravendita di voti con un bonus fornito solo ad una determinata categoria, evidentemente quella che interessa di più al Governo. Non esiste una politica di tagli sulla macchina dello Stato che costa 830 miliardi di euro l'anno. Pensiamo ad esempio alla Germania nella quale l'apparato costa 500 milioni di euro, ma i tedeschi sono 18 milioni in più rispetto a noi. Questi sono i veri paragoni da fare per rendere la nazione competitiva, l'alternativa è di esserlo sempre di meno». L'assessore ha inoltre osservato che il presidente del Consiglio Renzi avrebbe dovuto da subito chiarire da dove sarebbero arrivati i denari per la copertura del bonus. «Siamo favorevoli ai tagli per ridurre la spesa, ma il ridimensionamento dovrebbe servire ad un vero aiuto nel campo del sociale - ha continuato l'assessore -. Invece in questo caso servono, come ho detto, a chi già uno stipendio ce l'ha tagliando fuori i più bisognosi. Io avrei cominciato ad assegnare il bonus a quanti hanno un reddito inferiore agli 8mila euro anche se questa è un'opinione personale. Il messaggio che arriva dal Governo è comunque molto chiaro, non c'è la volontà di ridurre le spese dello Stato». Nonostante il taglio drastico del trasferimento atteso da Roma, l'assessore al Bilancio ha ribadito come non sia un dato che spaventa l'amministrazione in quanto da subito ha attuato la riduzione della spesa ma resta l'amaro in bocca perché non vengono utilizzati a veri fini sociali nè per ridurre i costi della macchina statale ma solo per un bonus creato a fini elettorali. (((morbiatol)))

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