Coniugi legati, minacciati di morte e rapinati in casa

Martedì 28 Aprile 2015
Minacciati di morte, sequestrati e rapinati nel cuore della notte. Terrore all'una dell'altra notte nell'abitazione di Giuseppe Scacco, 73 anni, e della moglie Ariella Beggio, 70 anni, titolari del caseificio e salumificio Scacco di via Porto, ad Arzerello di Piove di Sacco.
Due banditi con il passamontagna, uno armato di pistola, hanno forzato la porta d'ingresso dell'abitazione, che si trova a fianco dell'azienda. Sono entrati nella camera da letto dove hanno sorpreso nel sonno le loro vittime. Hanno puntato puntato una torcia accesa negli occhi di marito e moglie: «State fermi altrimenti vi ammazziamo» hanno detto. Quindi hanno immobilizzati lacoppia con fascette in plastica da elettricista, legando l'uomo mani e piedi, la donna ai polsi. Poi, con una corda, hanno stretto i coniugi l'uno all'altro.
I malviventi hanno poco, con uno spiccato accento dell'Est. Hanno detto che volevano soldi e gioielli e che non volevano far del male a nessuno.
Terrorizzati, i due coniugi hanno assistito in silenzio alla razzia, con il terrore di essere picchiati. I banditi hanno messo a soqquadro la camera da letto, poi le altre stanze della casa. Alla fine trovato cinquemila euro in contanti, una catena d'oro che la donna aveva al collo e un paio di orologi. Dopo una decina di minuti sono fuggiti. Non è escluso che poco distante ci fosse un complice ad attenderli in auto.
Alle 1.45, superato lo choc, Ariella Beggio, che aveva i piedi liberi ma era ancora legata al marito, è riuscita con grande fatica ad avvicinarsi alla sua borsa. Ha estratto con un dito della mano il telefono cellulare e ha premuto "invio": l'ultimo numero da lei composto era stato quello del figlio, Simone Scacco, 34 anni, e così ha potuto chiamarlo al telefono.
Il figlio ha sentito le urla della madre ed ha subito capito che era successo qualcosa di grave. Dalla sua casa di Piove di Sacco si èprecipitato dai genitori. Ha trovato la porta d'entrata spalancata, e tre dei quattro cani esanimi a terra: erano stati avvelenati.
È corso in camera da letto e con un paio di forbici ha liberato i genitori, poi ha chiamato il 112. La madre, sotto choc, è stata trasportata in ambulanza all'ospedale di Piove di Sacco, dove è rimasta fino a ieri pomeriggio in osservazione. Il padre non ha necessitato delle cure ospedaliere. A casa Scacco sono arrivati i carabinieri di Casalserugo e del Nucleo operativo di Piove di Sacco.
Le ricerche dei banditi sono state diramate in tutta la provincia e non solo.
È emerso che i banditi hanno utilizzato guanti per non lasciare tracce e passamontagna per evitare di essere identificati. Non hanno mai perso la calma ed hanno agito con rapidità. Sapevano perfettamente dove andare a colpire e le modalità per fare irruzione. I cani sarebbero stati avvelenati un'ora prima dell'irruzione, durante un "sopralluogo" davanti all'abitazione. Ieri mattina i proprietari hanno trovato il giardino disseminato da bocconi avvelenati.

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