Bitonci chiude le sale al Pd Con una delibera di Zanonato

Sabato 29 Novembre 2014
«Bitonci ci ha vietato l'utilizzo delle sale comunali fino alla prossima primavera. La sua giunta non ci garantisce l'agibilità politica». Tra l'amministrazione comunale e il Partito democratico è guerra: «Ciò che sta accadendo in questa città è gravissimo e va contro ogni principio istituzionale» afferma il segretario del Pd Massimo Bettin, che ha dovuto fare i conti con lo stop del Comune alla richiesta di utilizzare la Fornace Carotta dove ieri sera avrebbe dovuto tenersi il confronto tra i tre candidati del centrosinistra per le regionali l'incontro (di cui riferiamo nel fascicolo nazionale) è stato dirottato al Crowne Plaza).
«Uno zelante funzionario del gabinetto del sindaco - racconta Bettin - ci ha detto che non potremo più utilizzare le sale gestite dal gabinetto fino al 22 aprile del 2015. Di fatto fino alla fine della campagna elettorale delle regionali». Da qui alla prossima primavera i democratici non potranno dunque mettere piede nella fornace Carotta, all'oratorio delle Maddalene, al ridotto del Teatro Verdi, in sala anziani, nella sala polivalente di via Valeri, alla Gran Guardia e al centro culturale San Gaetano.
«La cosa paradossale - afferma Bettin - è che, per giustificare questa palese violazione della Costituzione, Bitonci e i suoi hanno fatto ricorso ad un delibera del 2010 licenziata dall'allora giunta Zanonato». Nella delibera si spiega che dovrà essere sospesa per due anni ogni forma di sostegno (diretto o attraverso servizi) ad associazioni, enti o comitati, quando siano state accertate contestazioni di reati gravi oppure condotte scorrette come affissioni e pubblicità abusive, morosità nel pagamento delle affissioni, danneggiamento di beni pubblici, occupazioni abusive, morosità nel pagamento delle sale, occupazioni abusive di suolo pubblico e l'utilizzo non autorizzato dello stemma del Comune.
«La nostra colpa imperdonabile - afferma Bettin - è stata quella di aver affisso per la campagna elettorale del 2013, ben tre manifesti abusivi. Per questo abbiamo pagato una multa di 428 euro. Noi comunque non chiediamo nulla al Comune, le sale le abbiamo sempre pagate. Siamo di fronte ad una scelta politicamente molto grave. Sarà un caso, ma il provvedimento è arrivato dopo che lunedì scorso il Pd in consiglio comunale ha fatto ostruzionismo. Bitonci deve capire che qui non siamo a Cittadella e certi atteggiamenti non possono avere cittadinanza. I nostri parlamentari presenteranno un'interrogazione urgente al ministro degli Interni Angelino Alfano, presenteremo un esposto alla prefettura, faremo ricorso al Tar e stiamo valutando la possibilità di presentare un esposto anche alla Procura della Repubblica».
«In consiglio terremo alto il livello dell'opposizione» afferma il democratico Andrea Micalizzi, e «non siamo intenzionati a tollerare queste politiche padronali - conclude il segretario cittadino Antonio Bressa - se necessario impugneremo la delibera della giunta Zanonato».
«Abbiamo applicato un regolamento, tra l'altro adottato proprio dall'amministrazione Zanonato - ribatte il vice sindaco Eleonora Mosco - Il Pd il 25 gennaio 2013 è stato sanzionato per affissione abusiva e quindi non ha diritto ad usufruire della sala. Mi meraviglia che proprio esponenti di un partito politico che dovrebbero dare l'esempio di un comportamento corretto e trasparente, vogliano strumentalizzare questa decisione».

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