TREVISO - Il postino suona sempre due volte, ma a Paese nemmeno una. Smascherato e denunciato il portalettere che invece di consegnare pacchi e corrispondenza a destinatari se li portava a casa.
A scoprirlo e a denunciarlo i carabinieri. Lettere, pacchi e cartoline non arrivavano mai e, così, i residenti di Paese, ma anche delle frazioni vicine, hanno iniziato prima a mugugnare e poi a protestare. «Qui non portano più la posta»: ma le loro parole sono rimaste... lettera morta. Si sono così rivolti ai carabinieri di Paese, su consiglio dei responsabili dell’ufficio postale. I militari hanno preso molto sul serio la segnalazione e si sono subito messi al lavoro per scoprire che fine avessero fatto pacchi e lettere.
Hanno così iniziato a pedinare tutti i dipendenti dell'ufficio postale. Alla fine di un lungo lavoro i sospetti dell’Arma si sono concentrati sullo strano comportamento di un impiegato. E gli appostamenti si sono ben presto rivelati fondati in quanto, dopo una perquisizione effettuata nell’abitazione dove l’uomo vive in affitto, sono stati trovati quattro plichi postali indirizzati a diversi destinatari. All’interno? Un bel niente. Probabilmente l’impiegato aveva deciso di appropriarsi del loro contenuto. Il postino, un trentenne originario di Napoli, è stato denunciato per sottrazione di corrispondenza, commessa durante il servizio, furto aggravato con violenza sulle cose private in violazione dei doveri attinenti una pubblica funzione.
Non è da escludere che, vista le gravità delle accuse, il portalettere possa perdere il posto di lavoro, un impiego quantomeno sicuro che, di questi tempi, vale una vincita al Superenalotto.
Ultimo aggiornamento: 5 Novembre, 07:51
A scoprirlo e a denunciarlo i carabinieri. Lettere, pacchi e cartoline non arrivavano mai e, così, i residenti di Paese, ma anche delle frazioni vicine, hanno iniziato prima a mugugnare e poi a protestare. «Qui non portano più la posta»: ma le loro parole sono rimaste... lettera morta. Si sono così rivolti ai carabinieri di Paese, su consiglio dei responsabili dell’ufficio postale. I militari hanno preso molto sul serio la segnalazione e si sono subito messi al lavoro per scoprire che fine avessero fatto pacchi e lettere.
Hanno così iniziato a pedinare tutti i dipendenti dell'ufficio postale. Alla fine di un lungo lavoro i sospetti dell’Arma si sono concentrati sullo strano comportamento di un impiegato. E gli appostamenti si sono ben presto rivelati fondati in quanto, dopo una perquisizione effettuata nell’abitazione dove l’uomo vive in affitto, sono stati trovati quattro plichi postali indirizzati a diversi destinatari. All’interno? Un bel niente. Probabilmente l’impiegato aveva deciso di appropriarsi del loro contenuto. Il postino, un trentenne originario di Napoli, è stato denunciato per sottrazione di corrispondenza, commessa durante il servizio, furto aggravato con violenza sulle cose private in violazione dei doveri attinenti una pubblica funzione.
Non è da escludere che, vista le gravità delle accuse, il portalettere possa perdere il posto di lavoro, un impiego quantomeno sicuro che, di questi tempi, vale una vincita al Superenalotto.
Non è dato da sapere cosa fosse il contenuto dei 4 plichi. Non si esclude che i furti fossero frutto di negligenza o per far vedere ai superiori che il servizio era stato svolto in modo rapido.
