Resort di lusso con il Superbonus, truffa da 13 milioni di 2 coniugi a Noto. «Costruiremo un condominio»

Subito dopo l’avvio dei lavori, in particolare uno dei due fabbricati era già comparso su alcuni portali delle più importanti agenzie immobiliari

Venerdì 3 Maggio 2024
Resort di lusso con il Superbonus, la truffa da 13 milioni di due coniugi: «Avevano dichiarato che fosse un condominio»

Avevano ottenuto già 1,3 milioni con il superbonus dichiarando di voler costruire un condominio, ma hanno realizzato un Resort Wellness Spa di lusso composto da appartamenti, un grande albergo, un’area multifunzionale, un ristorante e un centro benessere. Ora il complesso immobiliare a Noto, dal valore di 13 milioni di euro, è stato sequestrato dalla Procura di Siracusa, che ha iscritto nel registro degli indagati i responsabili per il reato di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche. 

La truffa con i contratti immobiliari 

Sotto la lente dei finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria due contratti di compravendita immobiliari, stipulati in qualità di acquirenti da una coppia di coniugi, risalenti al 2020 e al 2021 ed aventi ad oggetto, in entrambi i casi, un fabbricato in stato di abbandono e l’annesso terreno agricolo.

Subito dopo il rogito è stata registrata all’anagrafe tributaria la costituzione di due condomìni con sede nella provincia di Siracusa e Ragusa, di cui la moglie risultava essere rappresentante; dopo aver ottenuto le prescritte autorizzazioni locali sono stati quindi avviati i lavori di ristrutturazione edilizia, con demolizione e ricostruzione degli immobili al fine di trasformarli in strutture residenziali e turistico-ricettive.

A fronte dei costi sostenuti, i condòmini hanno avanzato le richieste per il beneficio fiscale del Superbonus, ottenendo il riconoscimento di un credito pari al 110% di quanto speso per i lavori.

Ma dalle indagini è emerso che prima della stipula dei due rogiti i coniugi avevano proceduto, senza averne ancora titolo e con l’ausilio di alcuni professionisti compiacenti, al frazionamento catastale dei due fabbricati mediante la costituzione di 118 nuovi subalterni rispetto ai 4 originari, con l’unica finalità di ottenere un beneficio fiscale di gran lunga maggiore rispetto all’importo spettante.

Il resort di lusso era già in vendita sulle agenzie immobiliari 

A far scattare le indagini anche il fatto che subito dopo l’avvio dei lavori uno dei due fabbricati era già comparso su alcuni portali delle più importanti agenzie immobiliari nonché su alcune piattaforme social che pubblicizzavano la reale natura degli immobili.

Ottenuti già 1,3 milioni di euro 

Il resort ha un valore di 13 milioni di euro e aveva goduto di crediti fiscali già concessi per 1,3 milioni di euro. Ulteriori 3,5 milioni di euro erano ancora in fase di riconoscimento, pronti per essere utilizzati in compensazione delle imposte dovute, generando un ingente danno all’erario. 

Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 10:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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