TREVISO - «Sarebbe meglio cancellare la data trevigiana per motivi di sicurezza». È questo quanto si sono sentiti chiedere, pochi giorni fa, i responsabili di Islamic Relief, una ong islamica tra le più grandi del mondo fondata nel 1984 con la casa madre in Inghilterra e filiale anche a Milano. Il ramo italiano dell'associazione organizza ogni anno una serie di appuntamenti in giro per l'Italia. Si tratta di concerti e occasioni culturali mirati alla raccolta di fondi. E riscuotono sempre un grande successo. Per dire: a Verona, il 30 novembre, c'è già il tutto esaurito. Il primo dicembre era invece in calendario la tappa trevigiana, all'Auditorium della Fondazione Cassamarca all'Appiani. Ma è stata cancellata da un giorno all'altro. Il motivo è rimasto un mistero fino a ieri, quando un pezzo di verità ha fatto capolino: il prefetto Laura Lega avrebbe chiesto ufficialmente a Islamic Relief di rinunciare al palco trevigiano per questioni di sicurezza.
Lo spettacolo è stato, al momento, confermato a Bologna venerdì, a Milano sabato, a Torino il giorno dopo e a Verona lunedì. Treviso è l'unica data saltata. A spingere le autorità a essere prudenti sono stati anche i nomi delle "star" chiamate a esibirsi sul palco. A Treviso, per esempio, era annunciata la presenza di Maher Zain, cantante noto per le sue posizioni filopalestinesi.
Ultimo aggiornamento: 23:55
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