Corriera nel dirupo, parla l'autista:
«Freni saltati, ho pensato: è finita»

Sabato 25 Luglio 2015 di Alberto Comisso e Lorenzo Padovan
Corriera nel dirupo, parla l'autista: «Freni saltati, ho pensato: è finita»
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PORDENONE - Dall'ospedale Santa Maria degli Angeli parla l'autista Fabio Tomasella, 47 anni, residente ad Aviano.

Cosa si ricorda del pomeriggio di giovedì?

«Tutto, dall'inizio alla fine.

Sono partito e dopo due-tre chilometri il freno motore è andato in tilt. Il mezzo non rallentava più. Dopo aver fatto il tornate del Bornass, la corriera è "partita". Lì ho pensato: cerco di tenermi dalla parte dei rami, più per i bambini».

In quei momenti a cosa ha pensato?

«Ho visto che non potevo fare niente. Ho solo pensato di tenermi verso la parte sinistra, in modo tale che il pullman finisse contro gli alberi, sperando che tutto andasse per il meglio. Mi sono messo nelle mani di Dio. La corriera era diventa ingovernabile».

Si è detto che la corriera era troppo vecchia. E' così?

«Era revisionata. È saltato il freno motore. Non frenava più. Ho scalato le marce basse, per provare a rallentarla, ma era impazzita».

A che velocità stava andando?

«Trenta all'ora, non di più. Il mezzo è pesante, le vie sono ripide anche del 15 per cento: le conosco bene, dato che abito ad Aviano».

Si ricorda che carambola ha fatto la corriera?

«Si è girata due volte su se stessa, prima di finire sul fianco sinistro».

Cosa stava succedendo all'interno?

«I bambini urlavano. C'era qualcuno che perdeva sangue».

E lei?

«Ho preso un brutto colpo al torace».

Adesso come sta?

«Ho dolori alla costole e alla schiena. Faccio fatica a respirare».

Si sente un miracolato?

«Credo proprio di esserlo. Se la corriera fosse andata nella direzione sbagliata, nessuno si sarebbe salvato».

Quanti anni di esperienza ha alla guida dei pullman?

«Ventiquattro. Prima d'ora non avevo mai urtato nemmeno una macchina. Giovedì è andata così».

Dopo questo brutto episodio, incontrerà i bambini che erano con lei?

«Non adesso ma credo proprio di sì, anche perché li conosco. Il mio primo pensiero è andato a loro. La prima cosa che ho chiesto ai soccorritori è come stavano i bambini. Io sono uscito per ultimo, poi sono rientrato per spegnere il motore e vedere se c'era ancora qualcuno dentro».

Tornerà a guidare una corriera?

«Ho sempre guidato. Sarà difficile all'inizio però devo ricominciare, magari tra un mese, un mese e mezzo».

«La Madonna di Mezzomonte ha rivolto lo sguardo da questa parte - ha dichiarato uno dei volontari presenti ieri -: i genitori dei bambini farebbero bene a portare un cero enorme al Santuario che sorge in linea d'aria a non più di due chilometri da dov'è successo l'incidente e che, curiosamente, è posizionato proprio verso la Bornass. Sarà un caso, ma con 51 persone a bordo solo due arti e qualche costola rotta fanno pensare che ci sia stata una mano superiore a proteggerli».

Per il momento, al posto del guardrail distrutto sono stati posizionati dei new jersey stradali in plastica, ma l'assessore di Aviano, Carlo Tassan Viol, ha già sollecitato la Provincia e la Protezione civile regionale per un intervento immediato di posa di nuove barriere in ferro. «A bocce ferme e a emergenza conclusa - ha riferito l'assessore - voglio rivolgere un plauso a tutti gli intervenuti: dalle forze dell'ordine al personale sanitario fino all'ultimo dei volontari e dei passanti, c'è stata una straordinaria gara di solidarietà che ci ha aperto il cuore. Grazie davvero: Aviano non scorderà questa grande dimostrazione di professionalità e affetto».

Ultimo aggiornamento: 15:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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