Trento. Insegnante partorisce nel bagno
durante una cena e poi uccide il neonato

Lunedì 4 Ottobre 2010
Francesca Giovannoni (Ansa)
TRENTO (4 ottobre) - Meglio che muoia questa povera creatura, lasciatemi in pace per seppellirla. Queste le parole che avrebbe detto ai parenti Francesca Giovannoni, 41 anni di Trento, insegnante in una scuola dell'infanzia, arrestata con l'accusa di avere ucciso il figlio appena partorito nella villa del nonno, durante una cena di famiglia, dopo aver nascosto a tutti la gravidanza. Un dramma che si è consumato alla fine di giugno, tenuto nascosto - secondo gli inquirenti - dai parenti e da un medico di famiglia che avrebbero saputo subito di quella tragica morte, e che è venuto alla luce solo grazie alla cameriera-badante polacca che non ha sopportato l'idea di stare zitta e che si è rivolta ai carabinieri.



Un dramma dai contorni ancora in parte da chiarire, a partire prima di tutto dal corpo del neonato che ancora non è stato ritrovato e dalle probabili complicità e connivenze. Un dramma che ha avuto come teatro Villa Fedrizzi, a Cognola sulla collina di Trento, di origine cinquecentesca, abitata fino a pochi anni fa dalla contessa e pittrice Ines Fedrizzi, ora morta, nonna della donna arrestata. Un dramma che si è consumato fra le mura di una famiglia dunque benestante, nota in città.



Tutto comincia la sera del 26 giugno scorso. È la cameriera-badante del nonno di Francesca a raccontare quei drammatici e convulsi eventi. Per la cena in villa si erano riuniti assieme alla donna e al suo convivente, il nonno Gualtiero Giovannoni, il padre Enzo e la sua compagna dominicana, e il medico di famiglia. L'occasione era il ritorno in Italia, dal Costarica, di Enzo Giovannoni. La cameriera racconta di essere entrata nel magazzino della galleria d'arte di famiglia e di aver sentito degli strani miagolii, quindi di aver visto un fagottino sporco di sangue. In quel momento è apparsa Francesca che lo ha raccolto e si è diretta in giardino.



Il dramma a poco a poco è venuto galla. I miagolii che anche gli altri commensali dicevano di aver sentito erano - secondo la ricostruzione degli inquirenti - i vagiti del bimbo, nato in bagno dove la donna si era recata assentandosi dagli ospiti. Le doglie sarebbero durate un quarto d'ora, poi la donna avrebbe abbandonato il neonato sul pavimento, poi l'avrebbe raccolto e stretto al grembo fino a farlo soffocare. Infine avrebbe vagato sconvolta per la villa nel tentativo di occultare il corpicino. Un tentativo di cui sarebbero stati a conoscenza sia il padre della donna sia il medico di famiglia, che avrebbe ammesso di avere visto il cadavere del bimbo avvolto in un asciugamano.



Dalle testimonianze raccolte fra le persone presenti alla cena, risulta che tutti erano concordi nell'affermare di non sapere che Francesca, descritta come una donna di conformazione robusta, fosse in gravidanza. Ma che la donna fosse incinta i carabinieri sono certi, dato che hanno trovato un referto all'ospedale di Trento da cui risulta che la donna, dopo aver subito una lesione accidentale, non aveva potuto eseguire una radiografia proprio per il suo stato interessante. Di fronte agli indizi di colpevolezza della donna, ritenuti dal Gip di Trento Francesco Forlenza «molteplici, seri e concordanti», è stata firmata un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti della donna, con l'ipotesi di omicidio volontario aggravato.



Di fronte ai carabinieri che l'hanno arrestata Francesca Giovannoni non si è mostrata sorpresa, forse per lei è stata una liberazione. Solo il ritrovamento del cadavere potrebbe dare certezze sulle modalità di quella morte. Secondo il procuratore della Repubblica di Trento, Stefano Dragone, il neonato potrebbe essere stato gettato nell'Adige o in un cassonetto dei rifiuti. Intanto, resta il dramma di una madre che avrebbe ucciso il proprio piccolo appena nato perché. osserva il criminologo Francesco Bruno, «non ha percepito la gravidanza come tale e non ha riconosciuto il feto che cresce dentro di lei come suo figlio».
Ultimo aggiornamento: 12 Gennaio, 09:48

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