F1, il casco del campione del mondo
Lewis Hamilton è made in Friuli

Martedì 19 Maggio 2015 di Marco Agrusti
F1, il casco del campione del mondo Lewis Hamilton è made in Friuli
Domenica pomeriggio si correrà, tra le stradine del Principato, il più classico dei gran premi di Formula Uno. E a Montecarlo, dove le monoposto baciano i muri delle case di lusso, Lewis Hamilton - il due volte campione del mondo, e iridato in carica al volante della Mercedes - tenterà di mettere in bacheca anche il successo più glamour di tutto il circus della Formula 1. Dov'è, allora, la sorpresa? È proprio in testa al campione inglese, assoluto dominatore del Mondiale 2015. Sì, perché da qualche gara a questa parte, il suo casco rimanda dritto dritto a Cordenons. Si era abituata, la città, a sentir parlare di eccellenze dello sport. Daniele Molmenti che da giovane si allenava nelle acque cordenonesi del Noncello, i campioni di beach volley e di nuoto che avevano portato in alto il nome dei "Folpi". Ma qui siamo in presenza di un'eccellenza diversa, che lo sport lo serve ma non lo pratica, pur costituendone parte fondamentale.



Vengono (anche) da Cordenons, infatti, i caschi ultra-tecnologici che indossa il campione del mondo di Formula 1. Dopo 20 anni di legame con una casa giapponese produttrice di caschi, infatti, Lewis Hamilton ha deciso di cambiare, e a partire dal gran premio del Bahrain ha indossato gli avanzatissimi caschi della statunitense Bell. E a progettarli, con un lavoro che richiede una precisione millimetrica e uno studio aerodinamico all'avanguardia, è un ingegnere cordenonese, che da qualche tempo fa la spola tra il Bahrain, dove l'azienda ha messo in piedi una divisione operativa e di studio, e casa sua.



Si chiama Zancai (pubblichiamo solo il cognome per ragioni di riservatezza legate ai segreti industriali), il "mago" dei caschi che spinge Hamilton verso la conquista del suo terzo titolo mondiale di Formula Uno, e da pochi giorni è tornato in città dopo una dura sessione di lavoro. Il suo compito è il più tosto: progettare dalla a alla z i caschi leggeri, sicuri e aerodinamici che indossa il pilota tedesco. Non una parola di più sul suo lavoro, interamente coperto da contratti milionari e da trattative private tra la casa statunitense e l'entourage del pilota. Ma al fianco di Zancai c'è anche una ragazza sanquirinese, che lavora allo stesso progetto. Un pezzo di Mondiale, quindi, è nostrano.
Ultimo aggiornamento: 20 Maggio, 11:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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