E se al posto di De Luca ci fosse stato un cittadino qualsiasi?

Mercoledì 21 Ottobre 2015
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Caro direttore,

mi chiedo se l'acculturato-letterato De Luca conosce la differenza tra boicottare e il termine che lui accosta a Gandhi e Mandela. Vorrei inoltre sapere se quelle che piangevano per l'esito della sentenza, quelli con le cesoie, quelli con i razzi, quelli con le molotov pensavano a Gandhi o al termine sabotare usato da De Luca.




Lettera firmata

Venezia



Caro lettore,

con tutto il rispetto penso che molti dei "sabotatori" No Tav di Gandhi ignorino persino l'esistenza, figuriamoci il resto. Ma di fronte alla sentenza del tribunale su Erri De Luca, sorge spontaneo farsi altre due domande: se a pronunciare quelle stesse frasi fosse stato un cittadino qualsiasi e non un intellettuale di rango, ben inserito nei circuiti letterari e con adeguato curriculum politico (De Luca è stato un dirigente di Lotta Continua), ci sarebbe stata una sentenza analoga e, soprattutto, ci sarebbe stata quella mobilitazione di uomini e donne di cultura, tra Italia e Francia pronti a vergare con le loro nobili firme gli immancabili appelli di solidarietà ? Di più: se a proclamare e ribadire anche di fronte ai giudici il suo inno al sabataggio fosse stato un personaggio appartenente allo schieramento politico opposto, ossia alla destra, ieri avremmo letto tanti battimani a favore della sentenza e della riaffermazione del sacro principio della libertà di espressione? Ho i miei dubbi. Ma mi farebbe piacere che qualcuno provasse a convincerci del contrario.
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