Parcelle all'ex dirigente comunale:
sei anni all'ex sindaco Scopelliti

Giovedì 27 Marzo 2014
Scopelliti, condannato l'ex sindaco
REGGIO CALABRIA - Il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti stato condannato, come ex sindaco di Reggio Calabria, a 6 anni di reclusione per abuso e falso e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici per le vicende legate alle autoliquidazioni dell'ex dirigente comunale Orsola Fallara, suicidatasi nel 2010.

Il pm aveva chiesto 5 anni. Scopelliti oltre all'interdizione perpetua dai pubblici uffici è stato condannato anche al pagamento di una provvisionale di 120 mila euro. I giudici del tribunale di Reggio Calabria hanno emesso la sentenza poco dopo le 20 dopo circa otto ore di camera di consiglio. Al momento della lettura del dispositivo, Scopelliti non era in aula. Il tribunale ha anche condannato per falso a tre anni e sei mesi di reclusione ciascuno gli ex revisori dei conti Carmelo Stracuzi, Domenico D'Amico e Ruggero De Medici.



«Siamo ovviamente delusi dall'esito del processo, aspettiamo le motivazioni della sentenza». Così ha commentato la notizia uno dei difensori di Giuseppe Scopelliti, l'avvocato Aldo Labate, dopo la sentenza emessa dai giudici del tribunale di Reggio Calabria.



Un processo che è durato quasi un anno e mezzo quello che ha portato alla condanna a sei anni di reclusione dell'ex sindaco di Reggio Calabria, ora presidente della Regione, e dei tre revisori dei conti del Comune.



Il processo ha avuto origine dalle autoliquidazioni che avrebbe fatto l'ex dirigente dell'Ufficio finanze del Comune Orsola Fallara, suicidatasi nel 2010. Le parcelle che Orsola Fallara si liquidò, per un importo di 750 mila euro, erano da mettere in relazione al suo incarico di rappresentante del Comune nella Commissione tributaria.



L'inchiesta fu avviata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria nell'ottobre del 2011. Si è poi estesa e la Procura reggina ha disposto una serie di accertamenti tecnici sui conti del Comune dai quali sarebbero emerse una serie di irregolarità nei bilanci dell'ente dal 2008 al 2010. Della vicenda si sono occupati anche gli ispettori generali delle Finanze. Nel luglio del 2012 è stato disposto il rinvio a giudizio degli imputati, mentre il dibattimento ha avuto inizio il 7 novembre del 2012.



Nel corso delle udienze sono stati sentiti numerosi testi dell'accusa e della difesa. Scopelliti, nel corso del suo interrogatorio, aveva riferito ai giudici che il 2 novembre del 2009 chiese conto alla Fallara delle autoliquidazioni delle parcelle e la funzionaria gli disse: «mi vergogno, ma è tutto vero». Da quel momento i «nostri rapporti - aveva detto Scopelliti ai giudici - si interruppero».
Ultimo aggiornamento: 28 Marzo, 09:38

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