Superiori, rientro flop tra aule deserte, coperte da casa e orari dei mezzi "sballati"

Martedì 19 Gennaio 2021 di Federica Lupino
Il liceo Ruffini di Viterbo

Rientro flop per le superiori nel Viterbese.

Tranne pochi istituti, l’adesione allo sciopero indetto dai ragazzi è stato massiccio. Ieri mattina, il 50% dei circa 13mila iscritti alle secondarie di secondo grado era atteso sui banchi. In alcuni casi, le classi – soprattutto le IV e le V – erano vuote. In altri, si è presentato circa il 50%. Solo al liceo Ruffini e al Buratti di Viterbo la maggioranza dei ragazzi è entrato regolarmente.

Scuola, oggi si torna sui banchi alle superiori. Ma gli studenti del Viterbese scioperano

“Anche noi – spiega Giada Campagna, rappresentante di classe al II Sociale dell’Orioli, nella sede centrale - abbiamo deciso di partecipare allo sciopero bianco e non perché non abbiamo voglia di studiare, tutt’altro. Il problema è il ritorno in presenza a queste condizioni: tanti di noi abitano lontano e non vogliamo rischiare un contagio o di restare per strada ore e ore”. I nuovi orari introdotti da Cotral non sempre combaciano con i doppi turni di ingresso e di uscita. “Io che arrivo a Viterbo da Vallerano dovrei svegliarmi alle 5 perché poi rischio di non salire sui pullman perché troppo pieni. E al rientro tornerei verso le 18 a casa. Il tempo per studiare quando lo trovo?”, chiede. Ed è così che continueranno a disertare i banchi per tutta la settimana, limitandosi a seguire la didattica a distanza.

“Una giornata di ansia per tutti. Abbiamo purtroppo avuto conferma – racconta Brunella Marconi, docente e segretaria Confael Snals – che spesso i ragazzi non arrivano in tempo a scuola oppure escono e perdono i mezzi per pochi minuti. E chi fa il secondo turno non si è proprio presentato per paura di non avere il collegamento per tornare a casa”.

Al liceo Buratti di Viterbo, le classi prime, seconde e terze erano in presenza mentre hanno scioperato diversi ragazzi degli ultimi due anni. E qui è scattato anche l’allarme freddo: la preside si è raccomandata di portare una coperta o un plaid per coprirsi meglio. Quasi tutti sono rimasti invece a casa al Santa Rosa, appoggiati anche dai docenti. E all’Iis Farnese - cui fanno capo la sede principale dell’Alberghiero a Caprarola e quella distaccata a Montalto di Castro, oltre al Canonica di Vetralla che ospita il liceo scientifico, lo scientifico-sportivo, il linguistico e il Cat (Costruzioni, ambiente e territorio) - la dirigente Andreina Ottaviani spiega che solo il 20% degli alunni attesi si è presentato. “È andata malissimo. Tutta la mattinata siamo stati sommersi dalle telefonate dei genitori che volevano rassicurazioni sui mezzi per tornare a casa. Alcuni hanno anche minacciato di chiamare i carabinieri in caso contrario. Ma noi – spiega – non siamo il Cotral, possiamo solo riferire quanto ci è stato promesso”. Il risultato è che, nel dubbio, molte famiglie hanno lasciato i figli a casa. “Abbiamo inviato un report al Provveditorato. Tutti ora vogliono certezze. Quello che so è che Viterbo non è Roma e qui il doppio turno non funziona”, conclude.   

Ultimo aggiornamento: 16:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA