“Che cosa è importante per me”, il concorso del Messaggero. La preside: «Gli studenti ci stupiranno»

Domenica 6 Dicembre 2020
Emanuele Morgante e Willy Duarte

“Coinvolgere i giovani è sempre positivo e mi trova d’accordo.

Sono convinta che, anche in questa occasione, i ragazzi ci regaleranno grandi soddisfazioni”. Andreina Ottaviani è la dirigente scolastica dell’Iis Farnese, cui fanno capo la sede principale dell’Alberghiero a Caprarola e quella distacca a Montalto di Castro, oltre al Canonica di Vetralla che ospita il liceo scientifico, lo scientifico-sportivo, il linguistico e il Cat (Costruzioni, ambiente e territorio, cioè l’ex geometra).

Sono circa 900 gli studenti delle diverse scuole che verranno coinvolti nel progetto “Che cosa è importante per me”, lanciato dal Messaggero. Un concorso letterario a livello nazionale in memoria di Willy Monteiro Duarte e di Emanuele Morganti. Il primo è stato ucciso a settembre a Colleferro. Aveva 21 anni. Si era fermato a difendere un amico, hanno infierito su di lui fino a spaccargli il cuore. Il secondo, 20 anni, è stato massacrato fino alla morte: era il 2017 quando è avvenuto il suo omicidio ad Alatri.

In loro memoria, il Messaggero ha deciso di lanciare il progetto con l’obiettivo di scoprire quali valori, priorità, obiettivi i giovani hanno in quella stagione unica che è l'adolescenza. Invincibili o insicuri, comunque sconosciuti, con dentro un mondo da decifrare e fuori uno che può far paura. Il premio, destinato agli studenti delle superiori e ai loro coetanei, ha l’intento di valorizzare il merito personale, specie se finalizzato all’interesse della collettività.

“Un’iniziativa decisamente positiva. A scuola – spiega la preside Ottaviani – si commentano anche i fatti di cronaca violenta che succedono in Italia. Abbiamo un referente sul bullismo e abbiamo organizzato conferenze specifiche. Ora, con la didattica a distanza, è tutto più difficile. Anche per questo il premio letterario, in una simile congiuntura, assume un valore ancora più pregnante”. La dirigente, quindi, coinvolgerà subito i coordinatori di classe, così come invierà comunicazione alla referente per i progetti scolastici che si occuperà di allargare la promozione ai docenti di italiano. “Credo che partecipare a questo concorso sarà da stimolo per gli studenti e le studentesse. Devo dire che i giovani sono molto sensibili ai valori della tolleranza. Ed essere coinvolti nel progetto rappresenterà un ulteriore incentivo”, conclude Ottaviani.

Il concorso, che ha l’appoggio dell’Associazione presidi di Roma e Lazio, è rivolto ai ragazzi trai 14 e i 19 anni. Gli elaborati devono essere in italiano e rigorosamente inediti: la lunghezza dei testi non dovrà superare le 2mila battute (compresi gli spazi) scritte con carattere Arial, corpo 12. La manifestazione si svolgerà nell’arco di tre sessioni (fine dicembre, fine gennaio e fine febbraio). Per ogni sessione ci saranno tre vincitori, i lavori dovranno pervenire entro il 20 del mese.

Il premio consiste in un tablet e un anno di abbonamento all’edizione digitale del Messaggero. Il testo dovrà essere inviato in formato digitale (file Word o Pdf) all’indirizzo concorso-letterario@ilmessaggero.it.

Ultimo aggiornamento: 16:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA