La Asl di Viterbo investe per combattere il disturbo da gioco d’azzardo.
Del resto, il fenomeno risulta in continua crescita. Secondo le ultime statistiche, negli ultimi anni si è registrato un incremento vertiginoso del volume d’affari generato dal cosiddetto gambling, il gioco d’azzardo in ogni sua forma. Dal 2021 al 2023 c’è stato un aumento del 21%, per un totale di 111 miliardi di spese annue a livello nazionale. Da un lato, gli effetti del Covid hanno ridotto la percentuale di gioco “fisico”, per il quale sia in Italia sia nel Lazio si è registrato un crollo fin sotto il 40% del totale (i centri scommesse e casinò fisici, anche a Viterbo, hanno subito una notevole flessione con il lock-down e in tanti non hanno riaperto). Ma in compenso i casinò online sono "esplosi".
Secondo il “Libro blu dell’agenzia delle Dogane e dei monopoli di Stato” il Lazio è una delle regioni d’Italia con una maggiore propensione al gioco. Mentre a Roma il gioco fisico ha ancora le sue roccaforti, nell’intera regione la percentuale del gambling online ammonta a un giro d’affari di circa un miliardo e 250 mila euro (1.200 euro a persona). Tra i giochi online più frequenti spiccano le scommesse sportive (31%), su eventi (26%) e ippiche (16%). In diminuzione del -12%, invece, i giocatori di poker online.
Nell’ambito dell’attuazione del progetto “Misure di contrasto Asl Viterbo per il disturbo da gioco d’azzardo”, oltre alle assunzioni di specialisti, saranno anche istituiti due poli territoriali dedicati, uno a Viterbo e uno a Civita Castellana (rispettivamente distretto B e C); sempre qui saranno creati due gruppi di sostegno. Verrà anche individuato del personale dedicato per ciascun polo insieme alla figura del consulente finanziario e legale per interventi specifici.