"Chiediamo l'ampliamento dei beneficiari dei contributi alloggio con il passaggio da un tetto Isee di 30mila a 50mila euro, l'incremento dei posti alloggio, utilizzando immobili regionali in disuso ed edificando nuove strutture”.
"Abbiamo presentato un manifesto condiviso tra i diversi sindacati, nel quale evidenziamo le principali difficoltà vissute dalla comunità studentesca e relative al caro affitti”, racconta all’indomani del faccia a faccia Alessia Galati, la rappresentante del sindacato studentesco PerCorso che lo scorso martedì ha portato la protesta all'Unitus, organizzando una assemblea d'ateneo a Viterbo.
“Innanzitutto - continua Galati - chiediamo che questo tavolo di confronto diventi permanente. Poi, oltre all'ampliamento dei beneficiari dei contributi alloggio e all’incremento dei posti, anche più risorse sulle borse di studio regionali fino ad un tetto di 10mila euro a fronte dei 7mila previsti oggi. Infine, chiediamo maggiori agevolazioni per il trasporto pubblico". Ad ascoltare le richieste degli studenti c'erano i rettori, gli assessori della Regione Lazio e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. A parlare invece sono stati i sindacati studenteschi che rappresentano gli studenti universitari del Lazio.
Positivo il commento degli studenti: "Da parte delle istituzioni è emersa la chiara volontà di affrontare i problemi e di considerare le nostre proposte a partire dalla nostra richiesta di riconvocare periodicamente il tavolo – conclude Galati - e noi continueremo a lavorare affinché l’incontro sia solo l’inizio di un percorso che porti a soluzioni efficaci a tutela del diritto alla casa e quindi del diritto allo studio”. Come denunciato dal sindacato PerCorso, i costi medi di una stanza a Viterbo oscillano trai 200 e i 250 euro ma dopo il Covid stanno aumentando.