Muore a 23 anni per la buca riparata un mese fa: i lavori lampo del Campidoglio complicano l'indagine

Venerdì 26 Luglio 2019
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Ha provato a restare in sella al suo scooter ma non ce l’ha fatta. Ha perso il controllo del Suzuky Burgman in un tratto in cui la strada era dissestata. Edoardo Giannini è stato catapultato dalla moto, molto probabilmente, a causa di una buca. Ed è morto a 23 anni. Un dislivello rattoppato appena un mese fa. A metà giugno. Nei giorni scorsi si era aperto un’altra volta. Per poi essere nuovamente rabberciato poche ore dopo lo schianto. Una fotografia impietosa dello stato viario di Roma, in cui regna l’assenza di una strategia ma si rincorre perennemente l’emergenza. Nel frattempo, però, le persone muoiono. La procura capitolina, adesso, vuole vederci chiaro. Il pm Antonella Nespola ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Oggi verrà nominato un consulente mentre ieri le prime relazioni della polizia municipale, piovute sulla scrivania degli inquirenti, indicavano come prima causa della caduta: «Il cedimento stradale, dove è intuibile un recente rifacimento». Manutenzione di cui, su quel tratto, è responsabile il Simu, il dipartimento infrastrutture e manutenzione urbana del Campidoglio.
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