Una mostra con installazioni immersive e documenti originali, per ricordare la deportazione degli ebrei romani da parte del nazi-fascismo con la complicità dei delatori. Nella sede della Fondazione Museo della Shoah nasce la mostra “Le parole dell’odio. Gli ebrei romani venduti ai nazisti” alla presenza del capo della Comunità ebraica di Roma Victor Fadlun: «Stiamo ricordando il giorno in cui sono stati aperti i cancelli di Auschwitz. Finalmente quel luogo di morte è stato liberato. Roma in particolare ha pagato un tributo di sangue enorme. Proprio da questo luogo mille persone sono state deportate proprio ad Auschwitz. L’Olocausto è stata una tragedia incommensurabile. Ci è voluto un grande lavoro della coscienza collettiva per capire quanto fosse grande questa tragedia». Presente anche il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano: «Credo che i giovani non debbano fermarsi alla patina dei concetti ma che debbano invece riappropriarsi di un senso storico e cioè capire cosa sia successo in quegli anni».
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