PADOVA - «Questa ondata ha messo in tensione il rapporto medico paziente, perché chi ha rifiutato volontariamente il vaccino, fatica ad accettare le cure – spiega il professor Andrea Vianello, direttore della Fisiopatologia respiratoria dell'ospedale di Padova –.
L’Azienda ospedaliera raggiunge oggi - 15 dicembre - il più alto picco di ricoveri degli ultimi sei mesi e taglia il 10% dell’attività chirurgica programmata. E’ l’effetto della crescita del contagio su via Giustiniani, che martedì ha registrato 148 pazienti assistiti per Covid, il numero più alto da luglio ad oggi. Da una media di 370 interventi a settimana, si arriverà a 330. In questo momento si trova in terapia intensiva anche un 33enne non vaccinato, mentre tre donne in gravidanza positive al Covid sono in isolamento in Clinica ostetrica. Nel reparto di Malattie infettive è in via di stabilizzazione un anziano di cento anni e poi ci sono tre bambini contagiati in Pediatria, tra cui un neonato. Il Covid non guarda in faccia a nessuno, contagiando pazienti di ogni età. Intanto cresce il malcontento nei reparti, dove i no-vax sempre più di frequente rifiutano le cure e minacciano i medici attraverso i loro legali.