Quello dei mercati dopo il varo della nota di aggiornamento del Def "mi sembra un nervosismo eccessivo" e per questo "sarebbe opportuno che il governo facesse comprendere l'impatto di questa manovra, cioè gli effetti sull'economia reale, e se ci saranno più crescita, più occupazione, meno debito pubblico". Lo ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, a margine del World Manufacturing Forum a Cernobbio, commentando il forte rialzo dello spread tra Btp e Bund tedesco, che ha superato quota 270 punti sulla scia dei timori per il deficit italiano alzato al 2,4%. Gli effetti delle tensioni finanziarie sulle imprese saranno "nulli se governiamo l'incremento dello spread", ha aggiunto Boccia, avvertendo tuttavia che "se incrementa lo spread aumenta il costo del denaro, e quindi c'è un danno per via indiretta". Al contrario, ha proseguito, "lo spread si calmiera se riusciamo a raccontare" la manovra "nella logica di una attenzione alla crescita". Infine il presidente di Confindustria ha rilevato che le dimissioni del ministro dell'Economia, Giovanni Tria, ipotizzate in alcune indiscrezioni, peggiorerebbero la situazione. "Ci mancava solo che Tria si dimettesse, oggi lo spread sarebbe aumentato ancora di più - ha detto - c'è una dimensione di senso di responsabilità che dobbiamo avere verso il paese, speriamo che riguardi tutti e non solo una parte.
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