Alika ucciso in strada, la moglie: «L'ultimo bacio alla stazione, poi non l'ho più visto»

Sabato 30 Luglio 2022
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«L'ultimo bacio ieri mattina alla stazione di San Severino, una brioche per merenda.

Poi non l'ho più visto». Sono le parole della moglie di Alika Ogorchukwu riferite all'Adnkronos da Francesco Mantella, avvocato della famiglia della vittima. Il nigeriano ucciso ieri da un 32enne nel corso principale di Civitanova Marche sarà sottoposto all'esame autoptico la prossima settimana. «Assisteremo all'esame autoptico con i nostri medici per fare in modo che le attività siano quanto più finalizzate all'accertamento della verità e ad avere elementi di valutazione. La Procura procede per omicidio volontario per futili motivi - spiega il legale all'Adnkronos - non c'é formalmente l'aggravante dell'odio razziale però non mi sembra neanche possibile escluderla a priori, considerate le modalità con le quali questa morte è arrivata. C'è stata una veemenza, una insistenza, una ferocia nell'aggressione che deve trovare spunto e fonte da qualche altra componente. Se non è odio razziale è comunque qualcosa di simile». Quanto alla moglie di Alika, che prestava servizio saltuario di pulizie alla stazione ferroviaria di San Severino, dove stava lavorando anche l'ultima volta che ha salutato il marito, continuerà a vivere nel paesino del maceratese insieme al figlio di 8 anni: «Ha chiesto un aiuto al sindaco di Civitanova, che oggi ci ha ricevuto - dice ancora l'avvocato Mantella - e aspetta un aiuto concreto anche dai servizi sociali del paese dove vive».

Ultimo aggiornamento: 31 Luglio, 08:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA