​«Senza bara e rivolti alla Mecca»
Islamici sepolti nei cimiteri pubblici

Sabato 29 Ottobre 2016 di Luca Pozza
«Senza bara e rivolti alla Mecca» Islamici sepolti nei cimiteri pubblici
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VICENZA - Dopo Bologna e Verona, Vicenza è destinata a diventare una delle prime città italiane dove i musulmani potranno ottenere nei cimiteri pubblici uno spazio dove seppellire i loro defunti. L'assessore berico Filippo Zanetti sta preparando una relazione dettagliata che tra qualche settimana sarà portata in Giunta per una prima discussione, avviando così l'iter, che dovrebbe portare a una prima disponibilità di posti, circa una cinquantina.

«Noi ci auguriamo che i tempi siano veloci - spiega al Gazzettino l'assessore Zanetti - anche se non voglio fare previsioni. Le comunità islamiche vicentine ci fanno questa richiesta da anni, le prime risalgono a dieci anni fa. Nel dibattito aperto non solo con loro ma anche con la Chiesa, in particolare con il vescovo Beniamino Pizziol, possiamo dire che i tempi sono maturi per la condivisione degli spazi cimiteriali. Questo è anche l'orientamento dei vescovi del Triveneto dopo le ultime riunioni».

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Le difficoltà sono legate alle differenze dei riti funebri: i musulmani non vengono infatti sepolti all'interno delle bare, ma messi nella terra avvolti in un lenzuolo, rivolti verso la Mecca. «Verranno fatte delle valutazioni - precisa Zanetti - ma posso anticipare che queste aree riservate ai musulmani non troveranno posto nel Cimitero maggiore di Vicenza, che è ormai saturo, ma nei cimiteri periferici della città, che sono sei e dove sarà più facile destinare queste aree. Noi con la comunità islamica abbiamo già iniziato il confronto: oltre a quanto detto loro non hanno esigenze particolari, nel senso che non necessitano di un ingresso riservato, inoltre sono disponibili a contribuire alle spese e per la manutenzione dei cimiteri stessi. Non dimentichiamoci che sono residenti in città da molti anni e pagano regolarmente le tasse».

«Tale decisione - chiosa l'assessore - la considero un passo in avanti per una migliore integrazione e una maggiore collaborazione non solo da un punto di vista religioso».

Ultimo aggiornamento: 20:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA