Penitenza di massa, vicentini in fila
per confessarsi a Monte Berico

Martedì 15 Dicembre 2015 di Roberto Cervellin
Coda di fedeli di fronte alla penitenzieria di Monte Berico

VICENZA - Si apre la Porta della Misericordia e i fedeli fanno la fila per confessarsi. E' successo la mattina del 13 dicembre a Monte Berico, in occasione dell'apertura del Giubileo nella diocesi di Vicenza. Diocesi che può contare su 4 porte sante: quelle della cattedrale, della Pieve di Chiampo, del santuario di Scaldaferro e, appunto, di Monte Berico.

Il Giubileo straordinario voluto da papa Francesco prevede l'indulgenza plenaria per chi, oltre a compiere opere di carità e varca una Porta della Misericordia, si avvicina al sacramento della penitenza. In altre parole, si confessa. E sono stati molti i fedeli che, fin dall'alba di domenica, si sono messi in fila nella chiesa della penitenzieria per ottenere la remissione dei peccati da padri e sacerdoti.

Il vescovo Beniamino Pizziol invita i vicentini a gesti concreti per le persone che non riescono ad arrivare alla fine del mese. Da sei anni, ricorda, la Caritas ha attivato il sostegno di vicinanza, iniziativa che, attraverso somme mensili donate da benefattori, consente di aiutare le famiglie a pagare le bollette e l'affitto, e a far fronte a spese mediche e scolastiche. Dal 2009 ad oggi quelle aiutate sono state un migliaio.

Il vescovo indica altre due azioni caritatevoli. Una, destinata ai 22 vicariati, prevede l'allestimento di strutture di accoglienza per i profughi, mentre l'altra riguarda i paesi più poveri del mondo. "Propongo di accogliere l'invito dei vescovi italiani, soprattutto per il tempo di Quaresima, a contribuire alla realizzazione di micro progetti come pozzi, dispensari, scuole e strade nei paesi di provenienza di tanti immigrati - ha detto - con un'attenzione particolare al continente africano".

Ultimo aggiornamento: 10:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA