Appello della Caritas: «A Natale accogliete una famiglia terremotata»

Martedì 22 Novembre 2016 di Roberto Cervellin
La delegazione di Grisignano con il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi

VICENZA - «In diocesi vorremmo trovare famiglie e parrocchie disponibili, per le vacanze, a ospitare nuclei familiari o gruppi di ragazzi». Natale con i terremotati dell'Italia centrale. In vista delle festività, il direttore della Caritas berica don Enrico Pajarin lancia un appello ai vicentini affinché aprano le porte a chi è rimasto senza casa in seguito al sisma. «Credo possa essere un bel gesto di fraternità - commenta - Una volta raccolte le disponibilità, le gireremo alla Caritas di Norcia».
 

 

La chiesa locale, insieme a quelle del Nord-est, è impegnata infatti nell'assistenza delle popolazioni della diocesi di Spoleto e Norcia, gemellata con quella berica. Di recente una rappresentanza si è recata proprio a Norcia per parlare di aiuti, che prevedono tra l'altro la fornitura di 60 camper a noleggio per le persone in attesa dei moduli abitativi. Di accoglienza, ma per i migranti, ha parlato anche il vescovo Beniamino Pizziol, in occasione della cerimonia di chiusura della porta santa della cattedrale, avvenuta il 19 novembre, durante la quale ha ricordato l'impegno della diocesi a ospitare «piccole comunità di richiedenti asilo».

Intanto ad Amatrice è arrivata la solidarietà di Grisignano di Zocco. Il 20 novembre una delegazione ha raggiunto il comune laziale, portando quanto raccolto nell'ultima Fiera del Soco dalle associazioni del territorio nonché i contributi stanziati dal comune e dalla stessa fiera. Al sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi sono stati consegnati in tutto 11400 euro. «Nel ringraziarci, ci ha dato anche un arrivederci - ha detto il primo cittadino di Grisignano Renzo Lotto - Conta di poterci offrire una pasta all'amatriciana per la prossima Pasqua, quando si augura possano riaprire alcuni ristoranti e attività commerciali».

In prima linea pure Vicenza. Nei giorni scorsi una squadra di volontari della protezione civile del comune ha montato a Monteleone di Spoleto una tenda pneumatica riscaldata da 12 posti con brandine e coperte. «Il luogo non si trova nell'epicentro - ha spiegato il sindaco Achille Variati - ma le persone sono comunque costrette a rimanere fuori casa perché le abitazioni sono inagibili».

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