VELO D’ASTICO - Dalle prime ore di mercoledì è ricoverato nel reparto di Psichiatria dell’ospedale Alto Vicentino R.B., marocchino 38enne residente in paese, che poco dopo le 22 di martedì in piazza IV Novembre in preda a una furia devastatrice, scatenata da un forte abuso di alcol, ha danneggiato la casetta dell’acqua, scardinati i bidoncini dell’immondizia e sfondato alcune vetrate della scuola elementare, terrorizzando la donna delle pulizie impegnata nelle sue mansioni.
Ha scatenato il putiferio l’uomo, che a fatica è stato bloccato da una pattuglia dei carabinieri di Piovene Rocchette giunta sul posto. Valutata l’alterata condizione fisica dell’uomo i militari hanno fatto intervenire i sanitari del Suem di Santorso che hanno caricato R.B. in ambulanza per un ricovero coatto in Psichiatria. Da quanto ricostruito dalle forze dell’ordine è emersa una storia di degrado e violenza familiare. Disoccupato da un paio di mesi, l’uomo avrebbe indirizzato contro la scuola elementare la sua rabbia per un torto patito nel pomeriggio: passato per portare a casa la figlia di 7 anni non l’ha trovata perché prelevata dalla madre che, con gli altri due figli di 2 anni e di 8 mesi, era scappata di casa, rifugiandosi a Schio in una struttura protetta, dopo essersi rivolta allo Sportello donna cittadino per sfuggire a un marito violento, che l'avrebbe picchiata più volte. (v.b.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA Ha scatenato il putiferio l’uomo, che a fatica è stato bloccato da una pattuglia dei carabinieri di Piovene Rocchette giunta sul posto. Valutata l’alterata condizione fisica dell’uomo i militari hanno fatto intervenire i sanitari del Suem di Santorso che hanno caricato R.B. in ambulanza per un ricovero coatto in Psichiatria. Da quanto ricostruito dalle forze dell’ordine è emersa una storia di degrado e violenza familiare. Disoccupato da un paio di mesi, l’uomo avrebbe indirizzato contro la scuola elementare la sua rabbia per un torto patito nel pomeriggio: passato per portare a casa la figlia di 7 anni non l’ha trovata perché prelevata dalla madre che, con gli altri due figli di 2 anni e di 8 mesi, era scappata di casa, rifugiandosi a Schio in una struttura protetta, dopo essersi rivolta allo Sportello donna cittadino per sfuggire a un marito violento, che l'avrebbe picchiata più volte. (v.b.)
