L'ultimo abbraccio a Matteo, «l'amico
che ognuno di noi vorrebbe avere»

Sabato 9 Gennaio 2016
L'ultimo abbraccio a Matteo, «l'amico che ognuno di noi vorrebbe avere»

CASSOLA - Troppo piccola la pur ampia chiesa di San Zeno per contenerli tutti. E quasi troppo piccola anche la piazza del paese, piena di amici e conoscenti arrivati per ascoltare la funzione funebre ma rimasti fuori, sotto la pioggia, ad ascoltare parole e musiche diffuse dall'altoparlante esterno.

Erano in migliaia per l'addio a Matteo Bertin, il 26enne stroncato da un tumore. A portarli all'estremo saluto al giovane enologo e arbitro di calcio non solo la stima e la conoscenza per Matteo, ma anche la partecipazione al dolore di una famiglia conosciutissima, stimatissima, che nel breve volgere di otto anni ha visto andarsene per morte improvvisa nel 2008 la mamma Floride, insegnante elementare, nota per i progetti sulla pace e sulla mondialità che fecero scuola anche al di fuori dell'ambito del suo istituto, e ora il figlio secondogenito Matteo, catturato da uno di quei mali contro cui si lotta ma a volte purtroppo senza vincerli.

"Ci siamo incontrati di recente e mi ha detto: Stefano, non vedo l'ora di buttarmi dietro le spalle questa brutta storia e riprendere ad arbitrare in campo". Così ha ricordato la sua speranza e la sua voglia di vivere il presidente degli arbitri bassanesi Suelotto, sottolineando che sono giunti messaggi di cordoglio da tante sezioni vicentine e venete dell'Aia. "Lui era l'amico che ognuno vorrebbe avere" ha aggiunto il dirigente dell'Aia locale.

Il papà Fabrizio, le sorelle Francesca e Maria Elena sono apparsi sereni nel loro immenso dolore, circondati da un enorme abbraccio. La giovane eppure intensa vita di Matteo, ricordata con brevi interventi da chi gli ha voluto bene, si è aperta e chiusa nella piccola San Zeno: lì la sua casa, lì a pochi metri la sua chiesa, lì a pochi metri anche il camposanto dove ora riposa e dove ad accompagnare la bara, portata a braccia dagli amici, è stato l'intero paese, un corteo di migliaia di persone e lungo alcune centinaia di metri. Matteo è stato ricordato con parole concrete: le sue poche parole, la sua disponibilità, il suo sorriso, il suo carattere buono e mite. "Qui ci sono i suoi resti mortali ma lui è qui con noi nell'Eucaristia, insieme alla sua mamma" ha sottolineato il celebrante.

Ultimo aggiornamento: 18:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA