Bufera sulla gara per l'illuminazione,
Tar annulla e condanna il Comune
L'accusa del M5S: turbativa d'asta

Mercoledì 23 Marzo 2016 di Paola Gonzo
Comune di Rosà

ROSA' - Turbativa d'asta. È questa l'accusa che a Rosà il MoVimento 5 Stelle muove all'amministrazione comunale in merito alla gara indetta qualche mese fa per lo svolgimento dei lavori di sostituzione dell'impianto di illuminazione pubblica. È una sentenza del Tar di Venezia ad accogliere il ricorso della seconda ditta in corsa, annullando gli atti di gara e condannando la ditta aggiudicataria e il Comune di Rosà alla rifusione delle spese processuali per un totale di 4 mila euro.
 


Un preventivo di 549.266 euro presentato a dicembre 2015 dalla ditta Fratelli Carollo, con un ribasso del 34%, poi innalzato per giusta causa a 715.864 euro, violando - stando alle parole di Barbara Guidolin, portavoce del M5S - il principio di immodificabilità dell'offerta e della par condicio tra partecipanti. Il Tar del Veneto avrebbe quindi accolto a ragione il ricorso della seconda ditta in gara (Simet Srl).

«Stiamo parlando - afferma la consigliera Guidolin - di turbativa d'asta: alla luce di ciò che è accaduto e che già si era verificato in un'altra occasione nel 2012, dobbiamo ora preoccuparci per gli altri appalti e subappalti del Comune? A sentenza a sfavore arrivano anche i danni, che peseranno sulle spalle dei cittadini e che potevano essere utilizzati in mille altri modi ad esempio pagando il servizio di trasporto sociale che i nostri anziani si vedono costretti a sborsare di tasca propria e che pesa nelle loro finanze fino anche ad un 10% della pensione».

Pronta la replica del sindaco Paolo Bordignon, il quale precisa l'irreprensibilità del lavoro della commissione di gara e il fatto che il Tar non si sarebbe espresso sul valore di gara ma sulla specifica richiesta tra aggiudicazione provvisoria e definitiva. In parole povere, una mera questione burocratica, ben lontana dalla turbativa d'asta.

«Il 23 giugno 2015 - spiega il primo cittadino di Rosà - è stata pubblicata la manifestazione d'interesse per la gara alla quale hanno risposto otto ditte tra cui la Fratelli Carollo e la Simet. Successivamente alla gara sono state invitate in totale sedici (dieci è il minimo per legge) ditte di cui solo dieci hanno poi partecipato. Si è quindi proceduto - prosegue - all'apertura delle buste in seduta pubblica e si è aggiudicato provvisoriamente alla Fratelli Carollo con il 34% di ribasso. Svolte le verifiche necessarie, alle prime quattro ditte si è proceduto a richiedere giustificazioni sul prezzo offerto e sul ribasso. Va precisato - aggiunge - che in sede di giustificazioni la Carollo ha spiegato che all'interno dei prezzi offerti in sede di gara erano compresi anche i costi da sostenere per le migliorie e il Tar, comunque, a seguito del ricorso della Simet, ha determinato che tali giustificazioni non fossero legittime procedendo all'annullamento degli atti».

In sostanza, la Simet ha ricorso sulla specifica del ribasso, non sul valore di gara, su questo si è infatti espresso il Tar, e ciò basterebbe ad allontanare lo spettro della turbativa, rendendo legittimo l'operato della commissione e, di conseguenza, dell'amministrazione comunale. «Dovremmo andare in aggiudicazione oggi in giornata e, in ogni caso - conclude perentorio Bordignon - la questione ha riguardato essenzialmente le due ditte, non il Comune, che nega qualsiasi episodio di turbativa anche per il passato».

Due mesi dopo Barbara Guidolin torna sul tema con una precisazione: «Desidero precisare - dice la capogruppo consiliare del M5S - che con il mio intervento ​non si voleva attribuire alcun comportamento penale ai soggetti coinvolti nella procedura, ma sottolineare come la gara per lo svolgimento dei lavori di sostituzione dell’impianto di illuminazione pubblica sia stata turbata, come da sentenza Tar.
In qualità di consigliere comunale ho espresso la mia preoccupazione sul modo di gestire questo tipo di procedure da parte del comune di Rosà visti anche i precedenti».

Ultimo aggiornamento: 5 Maggio, 17:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA