Spopola su TikTok, su Youtube raduna masse virtuali, colleziona follower e cattura valanghe di like.
Da più di un anno, quasi ogni sera, dalla sua casa parrocchiale a nord di Manila, Pareja trascorre ore e ore a registrare brevi video, pregando, ballando e cantando i grandi successi della musica pop cristiana, racconta l'Osservatore Romano. Tutti i contenuti vengono poi messi in rete sul suo profilo TikTok, sperando così di raggiungere nuovi fedeli tramite quello che è diventato il social preferito dalla cosiddetta generazione Z, quella nata dal 1995 in poi.
«Il nostro obiettivo è fornire contenuti pertinenti, creativi e “non noiosi», spiega don Pareja, ordinato poco prima dell’inizio della pandemia. In maglietta o con i paramenti liturgici il sacerdote recita versi della Bibbia, propone preghiere in inglese o tagalog, la lingua nazionale filippina. Ciascuno dei suoi quasi 700 video ha ricevuto decine di migliaia di “like”, che gli sono valsi il soprannome di “padre TikTok”.