Città del Vaticano – I 150 morti annegati - praticamente ignorati dai mass media europei - sono al centro dell'Angelus del Papa che, poco dopo mezzogiorno, al termine della preghiera mariana, ha rivolto un pensiero di strazio a quelle persone – tra cui tanti ragazzini - morti al largo della Libia.
«Ho appreso con dolore la notizia del drammatico naufragio, avvenuto nei giorni scorsi nelle acque del Mediterraneo, in cui hanno perso la vita decine di migranti, tra cui donne e bambini. Rinnovo un accorato appello - ha detto Francesco - affinché la comunità internazionale agisca con prontezza e decisione, per evitare il ripetersi di simili tragedie e garantire la sicurezza e la dignità di tutti. Vi invito a pregare insieme a me per le vittime e per le loro famiglie. E anche dal cuore domandare: Padre perchè?».
Le imbarcazioni che si sono rovesciate erano due. A bordo c'erano 300 persone. Di loro se ne sono salvate solo 135 che sono state recuperate e di nuovo gettate nelle prigioni libiche. Lungo la rotta dell'Europa sembra non ci sia tregua.
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