Papa Francesco ai sindaci dei comuni terremotati: «Territori spopolati ma le coppie ai figli preferiscono i cani»

Venerdì 24 Novembre 2023 di Franca Giansoldati
Il Papa con uno dei sindaci dei territori colpiti dal sisma del 2016

Prima il devastante terremoto, poi la ricostruzione complessa e articolata e, infine, il problema dello spopolamento dei territori. Papa Francesco ha ricevuto i sindaci dei comuni colpiti dal sisma del 2016 che colpì una vasta area tra Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria e assieme a loro ha affrontato in un articolato discorso le questioni più importanti e urgenti che gli amministratori locali si trovano ad esaminare ogni giorno. Uno di questi è lo spopolamento progressivo e il pontefice torna ancora una volta a mettere sotto la lente di ingrandimento la tendenza delle giovani coppie a preferire ai figli degli animali domestici. Ecco cosa stavolta ha detto a braccio. «Lo spopolamento: è un problema. In Italia non si fanno figli, e questo è grave. Abbiamo una media di età di 46 anni. Sembra che le famiglie preferiscano avere dei cagnolini o dei gatti e non dei figli: è la cultura veterinaria, state attenti a quello. Questa è l'eredità?». 

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Papa Francesco e le raccomandazioni ai sindaci

Naturalmente il discorso si è poi allargato alle sfide dei sindaci a garantire territori meno fragili rispetto al passato. «Vi incoraggio nel vostro proposito di fare della ricostruzione un'opportunità anche in questo senso: per rimediare agli errori del passato e impostare in modo diverso i piani di crescita per il futuro. È un'urgenza, credo, per tutta l'Italia».

Come? Per esempio, ha citato, prestare la «massima attenzione» nel «vigilare sulla legalità degli appalti e delle procedure, e sulla sicurezza nel lavoro». Poi a mettere in pratica «comportamenti volti a non deturpare il paesaggio con costruzioni eccessivamente invasive e antiestetiche, a non inquinare l'ambiente, a non alterare gli habitat delle altre specie animali e vegetali, a 'ridurre il consumo di acqua, differenziare i rifiuti, piantare alberi, tutto questo 'fa parte di una creatività generosa e dignitosa, che mostra il meglio dell'essere umano». 

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Ovviamente non è mancata una sottolineatura alla sicurezza idrogeologica: «rappresenta un bisogno vitale, reso ancora più necessario dall'accelerazione dei cambiamenti climatici. Attenzione ai cambiamenti climatici. È importante da una parte applicare tutti gli accorgimenti necessari per fermare la deriva in corso e dall'altra, preso atto dei cambiamenti già avvenuti, provvedere a farvi fronte, a livello sia globale sia locale. Si tratta, ad esempio, di porre maggiore cura nella pulizia dei boschi e degli alvei di fiumi e torrenti; di ridurre e scoraggiare la cementificazione del territorio; di introdurre nuovi tipi di colture e di specie da allevamento in ambito agricolo, con investimenti appropriati per gli anni a venire. Anche qui è questione di uno sguardo aperto, attento agli altri e a chi verrà dopo di noi; non bisogna lasciarsi scoraggiare dalle critiche o dai malcontenti. Sono solidale con la vostra fatica e con le vostre preoccupazioni. Sono vicino a quanti soffrono per la perdita di persone della famiglia e di mezzi di sussistenza. La via della ricostruzione post-sismica è lunga e certamente non facile, e io apprezzo tanto il fatto che lo spirito con cui voi la affrontate è buono, che l'animo è determinato e che le idee sono chiare».

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