«Per il Papa è sbagliato mandare le armi all'Ucraina, bisognerebbe cominciare una negoziazione». Nel corso di una conversazione fiume in Vaticano con Presidente dell'Unione Mondiale dei Vecchi Credenti Leonid Sevastyanov, Francesco gli avrebbe espresso le sue convinzioni per poter arrivare al più presto ad «una pace giusta». Contattato dal Messaggero Sevastyanov ha raccontato di avere avuto una lunga udienza in compagnia della moglie, durante la quale si è parlato di tutto anche se «metà della conversazione» si è concentrata inevitabilmente sulla crisi ucraina. Da tempo Papa Francesco utilizza (anche) il canale dell'Unione Mondiale dei Vecchi Credenti per diffondere messaggi al mondo russo. «Mi ha ringraziato per l'aiuto che gli fornisco per le sue comunicazioni con il mondo russo».
«La posizione del Papa, nonostante le difficoltà e i problemi, è ben chiara.
Kiev contro Musk, Onu e Vaticano «Il Papa non può mediare, è filorusso».
La visione politica che Bergoglio ha espresso a Sevastyanov è mutuata da una idea di Giovanni Paolo II, relativa a un continente capace di respirare con due polmoni. Russia, Europa e America, quindi l'Occidente, dovrebbero riuscire a stare dalla stessa parte del mondo perché la Russia, nonostante i suoi problemi, e Occidente sono i due polmoni. Mi ha ripetuto che la sua visione non è originale perchè è quella di Wojtyla. Naturalmente questo percorso è possibile se si arriverà a unapace giusta per tutti, ma bisogna iniziare, altrimenti la guerra non finirà mai”.
Quanto alle armi che vengono inviate a Kiev, Papa Francesco ritiene che sempre più paesi ormai intravedano «che protrarrebbe la guerra all'infinito».
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