Anche questo segnale non è dei migliori. Il caro bollette dovuto alla crisi energetica e al taglio delle forniture di gas da parte della Russia come effetto della guerra in Ucraina, si sta facendo sentire anche tra le parrocchie.
La diocesi di Roermond
La notizia riguarda la diocesi di Roermond, una realtà che sovrintende a circa 290 chiese nella provincia del Limburgo. Il vescovo ha scritto una lettera la scorsa settimana per incoraggiare parroci a far saltare in diverse zone poco frequentate, le funzioni religiose. Niente messa la domenica per risparmiare sui costi energetici.
Il fenomeno che è destinato ad allargarsi in altri paesi è stato confermato dal portavoce Matheu Bemelmans. «Le finanze non possono essere un fattore dominante, ma non possiamo nemmeno ignorarle – ha spiegato alla Reuters – Anche in presenza di una manciata di persone che dona un euro a testa, non è sufficiente a coprire la bolletta del riscaldamento», ha detto Bemelmans. Naturalmente la crisi energetica ha messo in evidenza i nervi scoperti di una Chiesa cattolica sempre meno numerosa, segnata ogni anno da statistiche che mostrano fedeli e sacerdoti in calo e il crollo delle vocazioni.
Non si trovano sacerdoti
«A volte non è possibile trovare un sacerdote che celebri un servizio in ogni chiesa, ogni fine settimana», ha detto Bemelmans. «Se ci sono chiese con pochi visitatori, abbiano spiegato ai parroci di essere pratici, di saltare una settimana e fare in modo che queste persone possano seguire la messa in un'altra chiesa». Al momento il provvedimento causato dalla austerity riguarda 15 parrocchie, tuttavia il numero potrebbe presto allargarsi, tenendo conto che gli olandesi dipendono dal gas russo sia per il riscaldamento che per le attività commerciali.