TERNI - La competenza e la passione. Il coraggio di uscire dalla propria comfort zone e la tenacia di mantenere le proprie radici. Arrivando a salire gli altissimi gradini del mondo della finanza prima di compiere trent’anni. Tanto che la rivista internazionale Forbes l’ha selezionata tra i primi trenta giovani europei più promettenti nel campo economico. Violetta Grimani, ternana, 27 anni: «Sono nata e cresciuta a Terni e da qui ho inseguito il London dream.
Questo non le impedisce, però, di avere anche una vita privata. Niente scelte tra lavoro e amore, Violetta prende tutto. Sposata con il compagno di classe, Lorenzo Bonifazi, ternano anche lui. «Ci siamo incontrati sui banchi del liceo Donatelli». Poi decidono di iniziare gli studi universitari nella stessa città, Bologna, seppure in corsi di laurea differenti. Lei riesce a volare a Londra e lui continua gli studi in odontoiatria in Italia. Si sposano in Thailandia il 3 dicembre scorso. «Siamo partiti con i nostri genitori e una manciata di amici ciascuno» - racconta la giovane manager ternana. E aggiunge: «Lorenzo è straordinario. Nei weekend volo spesso per tornare nella nostra casa di Terni. Ma spesso è lui a venire nella nostra casa di Londra, proviamo a bilanciare».
Due case. Quando Violetta Grimani parla di Lorenzo, parla di casa. Che per lei è sia quella di Londra, sia quella di Terni. «Molto probabilmente - azzarda - sarà Lorenzo a trasferirsi in Inghilterra. Per un dentista sarebbe più facile trovare un’occupazione qui. Non ci sono le stesse opportunità per me di trovare qualcosa di simile a quello che faccio, a Terni. E amo la mia vita qui». Per spiegare quale sia la professione ricorre all’esempio che fa quando ne parla con la mamma Rosanna: «C’è un gioco che faccio spesso con lei, perché non è poi così semplice spiegare cosa fa un fondo come quello in cui lavoro». In pratica Violetta Grimani prova spesso a tradurre alla mamma che fa parte di un team che si occupa di dare soldi ad aziende innovative, per crescere. E la mamma, che vuole arrivare al dunque, chiede: «Insomma siete quelli buoni o quelli cattivi?». E Lei: «Quelli buoni, ovviamente».