Terni, i medici di base: «La pandemia ha stravolto il nostro lavoro: noi sempre in prima linea ma il vaccino è l'unica strada»

Venerdì 7 Gennaio 2022 di Aurora Provantini
Terni, i medici di base: «La pandemia ha stravolto il nostro lavoro: noi sempre in prima linea ma il vaccino è l'unica strada»

«Andarsi a fare un tampone non è come andare a prendere un caffè». Fabrizio Festuccia, coordinatore di una Aft che raccoglie 28 medici di medicina generale e 30mila assistiti, parla di momento difficilissimo per tutti, che va affrontato con la massima serietà e senza eccessi: «Ho pazienti che si sottopongono a test rapidi fai da te anche due o tre volte al giorno, che mi chiamano per comunicamelo e che però non si vaccinano». L'appello è a vaccinarsi, non a tamponarsi quando non ce n'è bisogno. Il nuovo anno è iniziato peggio di come era finito il vecchio, per i medici di famiglia. Ancora una volta in trincea a causa dell'arrivo della variante Omicron. Hanno passato le feste a rispondere al telefono ai propri pazienti, anche a quelli che non stavano male ma che necessitavano di chiarimenti sulle nuove procedure di isolamento. Qualcuno ha somministrato vaccini e ad effettuato visite a domicilio anche il giorno della Vigilia. Adesso sono stati autorizzati a liberare dalla quarantena le persone guarite dal Covid-19.

La circolare. «Finalmente le nostre lamentele - interviene Sergio Luzzi, medico di base - si sono tradotte nella circolare di lunedì pomeriggio, che ci autorizza ad effettuare tamponi anche ai contagiati positivi, oltre che ai contatti stretti. Gli unici problemi da risolvere sono: la certificazione di guarigione, che non è ancora automatizzata con la nostra comunicazione di negatività del soggetto e che ci costringe a riempire un altro modulo telematico, la necessità di avere tamponi in quantità. Sarebbe anche più comodo se ce li consegnassero a studio, perché andare a prenderli è diventato un problema. Solo la nostra collaborazione può portare ad uno smaltimento dei casi, per questo, con determinazione, andiamo avanti senza mai voltarci indietro». E' strano vedere come cambiano le regole Festuccia prende ancora una volta il caffè come termine di paragone «Sebbene anche per andare a prendere un caffè serve avere il Green pass per entrare nei nostri ambulatori basta indossare la mascherina .

Eppure eccoci qua, sempre al servizio degli altri anche se qualcuno dei nostri (si riferisce all'esercito dei medici di medicina generale, ndr) è in isolamento perché positivo al Covid. Senza sintomi, ovviamente, perché vaccinato». Ieri, per l'Epifania, si è concesso qualche ora in famiglia, rispondendo comunque al telefono. Oggi andrà a fare scorta di tamponi, che erano finiti. Nel pomeriggio somministrerà solo seconde dosi: «Sono i richiami degli indecisi, quelli che si sono vaccinati per la prima volta a dicembre». Per il giorno dell'Epifania anche Giacomo Giovannelli, segretario dell'Ordine dei medici della provincia di Terni, si è dedicato alla famiglia. «Solo chiamate WhatsApp, i miei assistiti lo sanno che possono raggiungermi sempre, anche perché siamo un punto di riferimento importante. La pandemia ha stravolto il nostro lavoro. A volte veniamo a conoscenza delle modifiche ai decreti dai nostri pazienti, che li apprendono da voi giornalisti. Ecco, sotto questo aspetto c'è qualcosa che ancora non funziona».

Ultimo aggiornamento: 09:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA