TERNI Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è la risposta del Paese a tutto ciò che ha provocato l’emergenza sanitaria del Covid-19; è il programma di investimenti che l'Italia deve presentare alla Commissione Europea.
E continua: «In alcuni casi siamo partiti da progetti già esistenti, ma che necessitano di implementazioni per essere completati. In altri casi abbiamo proposto idee completamente nuove». Cosa significa nel concreto? Anzitutto, infrastrutture: gli interventi pensati riguardano soprattutto il risanamento dell’ex Gruber, che si vuol trasformare in un quartiere verde e innovativo, giovane, che punta tutto sulla qualità dell’abitare, come avevano spiegato i tecnici comunali che lo hanno elaborato; ma non finisce qui. C’è anche la rigenerazione del Polo Audiovisivo Multimediale dell’Umbria (sì, anche gli studi di Papigno), l’efficientamento energetico di ben 24 edifici scolastici e anche di palazzo Spada; «Smart District» mira a migliorare la qualità e l’attrattività di aree produttive e quartieri periferici. Si potrà completare la bretella stradale ex Terni-Rieti e realizzare il nodo stradale Staino-Pentima. Uno dei progetti più interessanti è quello sul Teatro Verdi, nota dolente del centro città; migliorie sono previste per Campo Scuola e gli impianti di Collestatte, mentre, sul fronte del sociale, l’ex convento di Colle dell’Oro diventerà una casa di riposo.
Nel settore della rivoluzione verde c’è il progetto «Hydra» per la produzione di idrogeno verde e «Sistema Metropolitano Terni», sulla mobilità sostenibile, che si intreccia anche col progetto delle «fermate intelligenti» dei bus e servizi evoluti di connettività (sharing e delivery). Un nuovo progetto, inoltre, offrirà un servizio per la gestione, il trattamento e la valorizzazione dei rifiuti prodotti principalmente dalle aziende nella provincia di Terni e dei territori limitrofi, nella direzione dell’economia circolare. La digitalizzazione è prevista per la pubblica amministrazione anzitutto, ma anche per il turismo, con «Mapping Art» e il museo multimediale. Per la formazione, insieme all’Università di Perugia e alla Regione dell’Umbria, c’è l’idea del polo tecnologico per la formazione, l’università e la ricerca nell’area di Pentima, ma anche servizi per scuole dell’infanzia a tempo pieno e centri estivi-invernali.