Morto in pista a 45 anni, indagini sulle moto dello schianto

Martedì 17 Ottobre 2023
Paolo Tiacci, foto profilo Facebook

MAGIONE - Sequestrate le moto dello schianto.

Sulle quali molto probabilmente nei prossimi giorni saranno svolte attività d’indagine volte a stabilire con esattezza le cause che hanno portato alla morte di Paolo Tiacci, 45enne di Deruta, deceduto in pista domenica pomeriggio all’autodromo Borzacchini dopo essere finito con la propria Ducati contro il muro in zona box.

La salma di Tiacci è a disposizione dell’autorità giudiziaria, con la Procura che dunque nelle prossime ore disporrà l’autopsia per verificare l’eventualità che l’uomo (che lascia una figlia piccola) possa aver accusato un malore che non gli ha lasciato scampo proprio mentre si trovava in sella alla moto. Incrociando i rilievi delle indagini sui mezzi sequestrati (nell’incidente è rimasto coinvolto un altro motociclista, che secondo le prime ricostruzioni sarebbe stato colpito dalla moto condotta da Tiacci prima che il 45enne di Deruta si schiantasse contro il muro) con quelli dell’autopsia, gli inquirenti e i carabinieri di Città della Pieve contano di poter giungere a stabilire le cause di un incidente che non ha lasciato scampo al centauro, che di fatto è morto sul colpo dopo il durissimo impatto.
Secondo quanto si apprende, Tiacci era di fatto ai giri finali della giornata di prove libere organizzata da un promoter nella giornata di domenica all’autodromo di Magione. Un altro paio di giri e avrebbe concluso la giornata in pista, in sella alla moto che era la sua passione e che aveva acquistato da poche settimane.

Una giornata per dare libero sfogo alla propria passione all’interno di un evento il cui ingresso costa qualche decina d’euro (circa 60) e che permette appunto di svolgere vari giri del tracciato magionese. 
La notizia della morte di Tiacci è stata uno choc per gli amici che lo conoscevano a Deruta ma anche e soprattutto per il mondo delle due ruote perugino e umbro, legato in particolar modo alla Ducati. Da poche settimane era stato eletto nel consiglio direttivo del club “Doc Ducati Perugia” e qualche giorno prima era stato, come già in estate, in pista a Misano. Insomma un esperto delle moto e delle prove libere, una persona che alimentava la sua passione cercando sempre di guidare in sicurezza. Per questo che al momento la pista principale resta quella del malore. «Vogliamo ricordarti per sempre cosi, caro Paolo - ha scritto su Facebook la Cdp Ducati Perugia postando una foto di Tiacci in moto -. Grande appassionato di moto, persona gentile, disponibile e sempre sorridente. Ci uniamo al dolore dei familiari, di tutti gli amici e le amiche, del Presidente e dei soci del Ducati Club Perugia Doc»

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