PERUGIA - Un mese in un centro di immigrazione, poi la morte.
Ma le cause della morte e i motivi per cui si trovasse lì sono ancora un mistero. L'ipotesi al momento più probabile è quella del suicidio, ma le autorità stanno ovviamente indagando ad ampio raggio per capire cosa gli sia capitato nei giorni e nelle settimane antecedenti la sua detenzione.
Il giorno successivo, cioè il 26 ottobre, il personale dell'Ambasciata italiana aveva fatto visita all'Ufficio dell'Immigrazione di Shinagawa, offrendo assistenza legale al connazionale, e seguendo costantemente il caso per concordare una eventuale procedura di rimpatrio. Poi la morte.
I cittadini stranieri senza il permesso di residenza in Giappone, che non possono ottemperare in tempi rapidi agli ordini di lasciare il Paese, vengono generalmente detenuti in una delle 17 strutture per l'immigrazione, anche per periodi prolungati. Si tratta del 18/esimo caso di morte nei centri di immigrazione dal 2007, ha riferito l'agenzia nazionale, e in sei casi si è trattato di suicidio, incluso quest'ultimo, se dovesse essere confermato.